Dopo che il Sole24Ore ha anticipato le tariffe che TIM e Vodafone potrebbero applicare ai piani legati all’acquisto dell’iPhone (in vendita dall’11 Luglio) in molti hanno storto il naso.
Perché il telefonino intelligente che dovrebbe sancire il definitivo passaggio dal mondo mobile vecchia maniera legato alla voce, agli SMS e al Wap a quello mobile 2.0 del Web multimediale e interattivo “in tasca” abbia davvero successo, è indispensabile che possa usufruire di due elementi:
- connessione a larga banda;
- traffico illimitato.
Se la banda larga mobile ormai è una realtà, il vero problema riguarda quindi solo la quantità di dati compresi nei piani tariffari.
Che siano 600 mega la mese, 1 GB o i 5 GB dei piani più costosi preannunciati, non vi è molta differenza. Con un dispositivo come l’iPhone pensato per garantire esperienze di navigazione nei siti multimediali di alto livello e dotato di un sistema operativo che lascia presagire la nascita di applicazioni di ogni tipo – comprese sicuramente quelle per il P2P e le videoconferenze che divorano mega su mega di dati al minuto – l’unica vera tariffa adatta sarebbe quella che, indipendentemente dal prezzo, prevede traffico illimitato.
Certo, avendo reti WiFi libere in abbondanza a cui collegarsi (in Italia pura utopia), i 33 mega al giorno (corrispondenti a 1 GB mensile) potrebbero bastare per consultare la posta e leggere un giornale online, ma se pensiamo di vedere filmati di YouTube, fare videochiamate con Skype o simili e scaricarci film e musica il limite pare davvero significativo.
Cosa ne pensate?