Pochi giorni fa, vi abbiamo parlato della proposta della Federazione italiana editori giornali (“Fieg”) di tassare il Web per recuperare un po’ di fondi per mantenere in vita l’editoria italiana in forte crisi anche per colpa del Web, che rende gratuiti i contenuti dei giornali.
La notizia è stata accolta molto male in Rete, gli utenti hanno visto la proposta come l’ennesimo attacco al Web valutato solo come una “minaccia” e non come una potenzialità.
Si fa ora sentire l’Associazione Anti Digital Divide che giudica la proposta “demenziale” e che per questo ha emesso un comunicato ufficiale che riassumiamo.
In poche parole, l’associazione sottolinea come l’Italia sia ancora il fanalino di coda del settore IT Europeo, su come non si investa e sull’assurdità della proposta che andrebbe a gravare ancora di più sulle famiglie in un periodo di forte crisi economica.
Ma l’associazione non si ferma qui, perché presenta una sua proposta:
Anti Digital Divide è totalmente contraria all’introduzione di qualsiasi tassa su Internet, piuttosto si sblocchino gli 800 milioni di euro di incentivi e per dare ossigeno al mercato della banda larga si porti per i prossimi due anni l’aliquota Iva dal 20 al 10%, in questo modo forse l’Italia riuscirà a recuperare un po’ di terreno rispetto agli altri stati europei, sulla diffusione della banda larga.