I veicoli a guida autonoma rappresentano ormai una realtà. Lo dimostra la presentazione, avvenuta proprio ieri, del prototipo pienamente funzionante della Google self-driving car, che porta a compimento un programma di sviluppo avviato dal gruppo di Mountain View nell’ormai lontano 2010. Quello di bigG non è però il solo team al lavoro su tecnologie di questo tipo: anche l’Italia può vantare una vettura autonoma tanto avanzata come DEEVA di VisLab.
Un altro progetto interessante è quello appena annunciato dal MIT, che nel corso del 2015 darà il via ad una fase di test di quelli che possono essere definiti come dei veri e propri taxi autonomi per brevi spostamenti. L’istituto condurrà prove su strada in un quartiere di Singapore, con l’obiettivo di capire se l’impiego di una soluzione simile potrà in futuro contribuire a risolvere il problema del traffico e dell’inquinamento che oggi affligge la zona. Ecco quanto dichiarato da Lam Wee Shann, direttore della divisione del Ministro dei Trasporti che si occupa di innovazione.
Singapore dà il benvenuto alle aziende e ai ricercatori impegnati nello sviluppo di veicoli a guida autonoma, per i test sulle strade pubbliche in condizioni di traffico reale.
Sperimentare tecnologie di questo tipo potrebbe condurre un giorno ad avere una mobilità sostenibile, sia dal punto di vista ambientale che per quanto riguarda l’affollamento delle strade. A Singapore la questione è molto sentita, soprattutto a causa dell’elevata densità della popolazione (oltre 7.600 abitanti per ogni chilometro quadrato). Per questo motivo il governo ha avviato campagne finalizzate ad incentivare l’utilizzo dei mezzi pubblici, ottenendo però finora un riscontro definito non soddisfacente. L’obiettivo principale dei test che saranno condotti dal MIT è quello di capire come le self-driving car sono in grado di interpretare e interagire con gli altri soggetti che occupano la strada, in particolare pedoni e ciclisti, così da aumentare la sicurezza dei sistemi che controllano i movimenti delle auto.