Come ormai consuetudine, iFixit ha realizzato il teardown dei nuovi MacBook Pro, l’edizione aggiornata dei laptop professionali di Apple, lanciati sul mercato pochi giorni fa. E, oltre alla guaina di protezione per le tastiere di cui si è diffusamente parlato ieri, emergono altre novità per il dispositivo targato mela morsicata. A partire da una nuova batteria, forse necessaria per i più elevati consumi del processore e della RAM. Unità, quest’ultima, saldata alla scheda logica e quindi non sostituibile.
Il gruppo, specializzato in riparazioni “domestiche” per i dispositivi Apple, ha smontato sia il MacBook Pro da 13 pollici che l’esemplare da 15. Entrambi incorporano delle batterie dalla maggiore capacità, queste ultime a sei celle e più pesanti rispetto all’edizione 2017 del laptop. Come già accennato, la scelta potrebbe rispondere alle maggiori necessità energetiche del processore e della RAM, quindi le nuove batterie si sono rese necessarie per garantire la medesima autonomia.
Per compensare l’aumentato peso della batteria, dai 196 grammi del 2017 ai 232 del 2018, sembra che Apple abbia modificato anche alcune porzioni interne della scocca in alluminio, tali da garantire la medesima esperienza agli utenti. Tra le altre novità, degli altoparlanti più grandi per un suono migliore, la già citata guina in silicone per proteggere il meccanismo della tastiera dall’accumulo della polvere, il nuovo chipset T2 per la gestione del comando “Hey Siri” e molto altro ancora.
[embed_twitter]https://twitter.com/iFixit/status/1018950977024675840[/embed_twitter]
Come nel precedente modello, la RAM e l’unità SSD sono saldate alla scheda logica, di conseguenza l’utente non potrà effettuare degli aggiornamenti in itinere. Ancora, il piano tastiera è collegato agli speaker e ad altri elementi hardware: in caso di sostituzione, di conseguenza, l’intera unità dovrà essere cambiata. Per questa ragione, iFixit ha deciso di conferire al modello un punteggio di riparazione pari solamente a 1 su 10: qualsiasi intervento, infatti, non può essere eseguito dall’utente ma richiede la consegna del dispositivo agli esperti Apple.