Ford e Techstars hanno annunciato le 10 startup selezionate per partecipare alla prima edizione di “Techstars Mobility, driven by Detroit”, un incubatore e acceleratore di startup rivolto agli innovatori di tutto il mondo che vogliono affrontare le sfide della mobilità futura, come le congestioni del traffico, l’inquinamento e la disponibilità di parcheggi nelle città.
Ford e Techstars hanno dato il via alla fine del 2014 al programma – un caso abbastanza singolare di incubazione dedicata completamente alla Tech Mobility – che durerà 3 anni e coinvolgerà un totale di 30 startup. Ora si passa dalla fase della selezione a quella dell’incubazione. Gli esperti di Techstars Mobility hanno selezionato una prima infornata di 10 startup da tutto il mondo, ognuna delle quali sarà ospitata a Detroit e riceverà un finanziamento di circa 120.000 dollari, oltre a 3 mesi di mentoring e training in sviluppo d’impresa, acquisizione clienti, ed executive recruitment.
Le proposte vincenti
Dall’elenco delle proposte vincenti, selezionate tra le centinaia ricevute da Ford e provenienti da 42 paesi di tutto il mondo (purtroppo manca una startup italiana, speriamo nelle prossime edizioni) si notano idee per la mobilità del futuro, soluzioni ad alta tecnologia per una nuova generazione di batterie al litio, nonché un’app di ride sharing e un browser web che non necessita di connettività dati. Insomma, tutti i temi della mobilità innovativa e sostenibile, che le startup presenteranno a un panel di investitori e manager di grandi aziende nel corso di un Demo Day che si svolgerà il prossimo 10 settembre.
Le startup selezionate per partecipare all’edizione 2015 di Techstars Mobility sono:
- Ansik, che sviluppa sistemi per migliorare i servizi di assistenza delle auto rendendoli più efficienti e accessibili; il gruppo ha sede a Waterloo ed il primo prodotto sul mercato è denominato Shocklock (un blocco per il cofano in grado di facilitare l’accesso al vano motore);
- CDL Warrior, una piattaforma di comunicazione sia per IoS che Android dedicata all’industria dei trasporti pesanti, che permette ai guidatori di restare costantemente in contatto con la propria catena distributiva di riferimento, migliorando l’efficienza e la produttività. L’applicazione, proveniente da Pittsburgh, trova i parcheggi in oltre 15.000 sedi negli Stati Uniti e in Canada, garantisce tariffe scontate negli hotel con parcheggio per camion, tiene traccia del completamento del servizio e delle ore necessarie, valutando il guadagno per miglio del driver verificando rispetto all’agenda;
- Classics and Exotics è nata a Sandwich, Massachusetts, dalla passione di alcuni imprenditori per le auto sportive e classiche. Hanno ideato una soluzione di car sharing destinata agli appassionati di auto storiche o sportive che permette ai proprietari di mettere a disposizione le loro vetture a una serie di clienti rigorosamente selezionati. Di fatto è sharing economy abbinata a una ristretta community social di affittuari.
- Cosmos Browser è un browser che si collega a Internet tramite SMS e che non necessita di una connessione dati tramite rete telefonica o WiFi. Evidente l’interessamento dell’incubatore Ford: una tecnologia che adoperi la copertura delle rete telefonica come accesso online consente di sviluppare tecnologie utili sulle autovetture connesse, dato che sono mezzi che possono spostarsi e muoversi anche in zone senza copertura di traffico dati;
- Elegus Technologies è di casa, a Detroit. Questa società produce un separatore in kevlar per batterie agli ioni di litio che incrementa l’autonomia e la durata della carica. La loro membrana sosddisfa i requisiti di molteplici tecnologie di stoccaggio dell’energia, uno degli obiettivi primari dell’automotive elettrica, sempre in cerca di migliori performance su carica, resistenza all’usura, prestazione e longevità;
- Gear Brake è un modulo plug-and-play universale che attiva le luci dello stop in caso di rallentamento del veicolo, per ridurre il rischio di tamponamento fino al 90%. Il funzionamento è molto semplice: il dispositivo è realizzato per avvertire sempre quando il conducente sta rallentando, fornendo all’esterno tutte quelle informazioni che alcune azioni – come il freno motore, il downshifting – non danno a chi segue il veicolo. GearBrake reagisce automaticamente con una luce pulsante di 2 secondi, quindi accende la luce del freno fino a quando si rilascia catturando l’attenzione dei veicoli che seguono per far loro sapere che si sta rallentando;
- Motoroso, una piattaforma che unisce contenuti, community e shopping online dedicata agli appassionati d’auto; si tratta di una piattaforma basata su immagini (in stile Pinterest), utile alla scoperta di novità ed opportunità per massimizzare il proprio coinvolgimento con la passione delle auto;
- My Dealer Service, un sistema che mette in collegamento digitale i servizi di assistenza delle auto con il workflow management per migliorare l’efficienza e l’esperienza del cliente; il servizio predispone una piattaforma web-based per dialogare in presa diretta velocizzando ed ottimizzando i processi di riparazione.
- SPLT, un’app di social ride sharing che ha già fatto ampiamente parlare di sé nel recente passato: permette alle persone che devono raggiungere le medesime destinazioni di condividere le spese di taxi e servizi analoghi risparmiando e riducendo l’impatto ambientale del viaggio; Per molti versi è qualcosa che si avvicina al car pooling, ma in questo caso sono i viaggiatori a mettere in condivisione le proprie scelte e non le community complementari di chi ospita e di chi è ospitato sul veicolo. Quel che in Italia sarebbe descritto come “alla romana”, trova nel mondo automotive la propria declinazione di business che tramite la startup SPLIT cerca ora successo all’interno dell’incubatore Ford;
- WISE Systems offre servizi di pianificazione dei percorsi in tempo reale alle aziende di consegne, per migliorarne la rapidità e l’efficienza; la consegna merci è un ambito che da tempo va in cerca di meccanismi per l’ottimizzazione delle tratte e dei costi: gli algoritmi Wise puntano ad un efficientamento estremo dei meccanismi operando in tempo reale attraverso una analisi continua dei dati, della situazione e degli obiettivi di consegna.
Tutte le startup di questa prima edizione sono guidate da imprenditori tra i 18 e i 43 anni con alle spalle studi di ingegneria, informatica o scienze applicate, alcuni dei quali provenienti da Harvard e dal Massachusetts Institute of Technology. Ford, che nel recente passato non ha fatto mistero di voler ragionare come una startup, dimostra nei fatti il proprio approccio: denaro e incubazione offerti alle nuove idee sono il modo più autentico di far propria la pulsione innovativa per portarne i frutti direttamente all’interno della propria realtà industriale.