Hutchison Whampoa (H3G) potrebbe non riuscire ad ottenere il 29,9% del capitale di Telecom Italia. A riportare questa tesi ci ha pensato Bloomberg che cita fonti vicine a chi sta lavorando a questo progetto. Se davvero il valore di 3 Italia, che ricordiamo è controllata da H3G, non superasse i 1,5 miliardi di euro, Telecom Italia difficilmente acconsentirà che il gruppo di telecomunicazioni cinese acquisisca la quota di maggioranza relativa del gruppo italiano. Se fossero davvero questi gli scenari, è invece molto più probabile che Telecom Italia accetti di consegnare a Hutchison Whampoa solo il 10% del proprio capitale.
I dubbi però non sono solo univoci di Telecom Italia, ma anche della stessa Hutchison Whampoa che sarebbe molto preoccupata dell’elevato debito netto del gruppo di telecomunicazioni italiano, che a fine 2012 ha raggiunto i 28,3 miliardi. In ogni caso, se la fusione tra H3G e Telecom Italia dovesse andare in porto è molto probabile che Telco si sfili dal capitale del gruppo italiano. Si ricorda a tal proposito che Telco detiene il 22,4% di Telecom Italia e i suoi azionisti di riferimento sono Telefonica, Intesa Sanpaolo, Assicurazioni Generali e Mediobanca. Il prossimo passo decisivo si terrà il giorno 8 maggio quando si riunirà un nuovo CDA del gruppo italiano in cui si parlerà dello scorporo della rete, primo passo fondamentale per avviare la fusione con H3G.
Intanto, si va vivo anche l’Antitrust che in merito alle future politiche del gruppo italiano e proprio sul tema dello scorporo della rete afferma, per bocca di Giovanni Pitruzzella, che:
La vicenda di Telecom riguarda questioni interne alla società dove noi non possiamo e non vogliamo interferire, ma certamente in linea di principio l’Antitrust è favorevole in tutti i casi ad una separazione della rete che a soggetti che erogano il servizio. Da sempre siamo favorevoli a meccanismi che assicurano la neutralità della rete. Probabilmente uno scorporo della rete potrebbe anche essere visto come una vittoria dell’Antitrust.
Dunque, apparentemente dall’Antitrust arriverebbe un semaforo verde ai futuri piani operativi di Telecom Italia.