Telecom Italia lo ha chiamato “check-up digitale” ed altro non è se non un report in grado di fotografare l’attuale situazione del paese di fronte ad alcune delle principali sfide che la pubblica amministrazione si trova di fronte al cospetto dell’innovazione. Un report che, spera il gruppo, sappia smuovere la pulsione ad agire per dar vita ad agende digitali su base regionale, basate sulle singole necessità e pensate per coprire le falle di un sistema che misura un costante ritardo rispetto all’Europa.
Il report è denominato “Italia connessa – Agende Digitali Regionali” ed è stato pensato espressamente per fungere da stimolo e da guida per coloro i quali hanno la responsabilità dell’amministrazione della cosa pubblica. Per molti versi si tratta di una sorta di federalismo applicato all’Agenda Digitale, un modo per identificare responsabilità e necessità locali nella convinzione per cui sia possibile agire anzitutto dal basso per arrivare ad obiettivi di ispirazione nazionale. Il potere in mano alle regioni è del resto sempre più ampio ed una azione di questo tipo può dunque trovare motivi validi per essere portata avanti con un dialogo diretto con i singoli governatori.
Spiega Telecom Italia nella propria presentazione:
Gran parte degli obiettivi fissati dall’Agenda Digitale sono raggiungibili solo attraverso il contributo fattivo degli enti territoriali, vicini alle esigenze dei cittadini e delle imprese e in grado di comprendere più facilmente, sulla base delle caratteristiche del proprio territorio, le difficoltà da superare e le azioni migliori da adottare.
L’Agenda Digitale Italia con il Decreto Crescita 2.0 pone a tutti gli attori presenti sul mercato delle sfide importanti da raccogliere per cercare di attuare e recuperare i gap digitali più rilevanti accumulati nel Paese in termini di cultura informatica, uso della rete, automazione dei servizi pubblici, investimenti delle imprese in ICT, diffusione dei servizi digitali, oltre al superamento del digital divide infrastrutturale nelle cosiddette aree a fallimento di mercato.
I dati contemplati dal report sono stati presentati da Oscar Cicchetti, Direttore Strategy di Telecom Italia, in occasione del convegno “Agende Digitali, una sfida per le regioni”:
Telecom Italia vuole contribuire in modo concreto ad accelerare il processo di digitalizzazione del Paese, coerentemente con gli obiettivi indicati dall’Agenda Digitale. Siamo convinti che ciascuna Regione debba costruire la propria Agenda Digitale, partendo dalla piena consapevolezza delle proprie eccellenze e dei propri ritardi. “Italia Connessa” fornisce un quadro di riferimento e Telecom Italia intende proporsi alle Regioni come un partner credibile per lo sviluppo delle infrastrutture e dei servizi.
Un numero su tutti: 53 italiani su 100 ancora non si collegano alla Rete, mentre l’obiettivo per il 2015 era stato fissato in un 75% di cittadini connessi al Web. Il solco scavato negli anni passati, quando gli allarmi sul digital divide (infrastrutturale e culturale) sono stati largamente ignorati o – peggio ancora – strumentalizzati, si è fatto profondo ed oggi diventa difficile recuperare quegli strati di popolazione rimasti fuori dalla rivoluzione del Web. Telecom Italia pensa che la politica possa fare molto in proposito e che le regioni possano avere una incisività particolare in virtù del maggior legame con il territorio, con le istanze particolari e con le necessità emergenti dal basso.