L’arbitrato tra Telecom Italia e Fastweb si è concluso. Un comunicato Fastweb ripreso dal Corriere della Sera comunica così la sentenza finale: «il Collegio arbitrale presieduto dal professore Guido Alpa ha pronunciato un lodo con cui condanna Telecom Italia a risarcire a Fastweb la somma di oltre 60 milioni di euro per inadempimento agli obblighi di fornire l’accesso disaggregato alla rete locale».
Il problema è relativo a 11.000 clienti in tutto in quanto a tanto aumenta la stima dell’incidenza che le “negligenze” Telecom hanno avuto sul mercato a favore dell’incumbent ed a danno del gruppo di Scaglia (periodo 2001-2004). Continua il comunicato: «per altri 4.000 casi circa il Collegio ha ritenuto improcedibile la domanda perchè presentata irritualmente dopo l’avvio dell’arbitrato […] Come è noto, l’ultimo miglio della rete telefonica rappresenta un’infrastruttura essenziale e Telecom Italia è obbligata a consentire agli operatori alternativi di affittare il doppino che collega la centrale telefonica direttamente all’utente finale. Tale obbligo è sancito dalla regolamentazione comunitaria«. I rallentamenti dolosi praticati da Telecom avevano ostacolato la marcia di Fastweb sul mercato e quella odierna è solo una simbolica multa relativa ad un piccolo numero di casi per cui la “negligenza” è stata formalmente riconosciuta.
Il comunicato chiosa infine con una speranza che va oltre il semplice caso specifico: «[Fastweb] si riserva di richiedere i danni per i casi giudicati improcedibili e confida che le nuova dirigenza di Telecom Italia favorisca un clima di sviluppo concorrenziale del mercato».