Telecom Italia e Fastweb lavoreranno assieme per portare i 100 Mega a tutti gli italiani. Le due aziende di telecomunicazioni hanno, infatti, firmato un accordo di collaborazione per avviare una fase di sperimentazione congiunta per dimostrare come la tecnologia FTTC (Fiber to the Cabinet), cioè la soluzione mista doppino/fibra ottica, possa essere più che sufficiente per assicurare il raggiungimento di una banda di 100 Mbps in download altrimenti possibile esclusivamente con l’utilizzo della più costosa tecnologia FTTH (Fiber to the Home) che prevede, invece, una soluzione fiber only da portare sin dentro le abitazioni.
L’obbiettivo dell’accordo è quello di riuscire a portare i 100 Mega a tutti gli italiani e per farlo, i test non si limiteranno ad esprimenti di laboratorio ma anche a prove sul campo verificando le nuove tecnologie di connettività su alcuni cabinet selezionati per l’occasione. I test avranno anche lo scopo di verificare che le velocità di rete rimangono le stesse anche quando quando i cabinet dei due operatori sono vicini e sono usati contemporaneamente da clienti Fastweb e clienti Telecom. La sperimentazione in laboratorio partirà da subito a Torino nella sede di Telecom Italia ed a Milano nella sede di Fastweb. Le verifiche sul campo inizieranno, invece, ad ottobre. Prima che i test sulla clientela abbiano inizio, Telecom Italia dovrà fornire ad AGCOM l’elenco delle città coinvolte nella sperimentazione.
La sperimentazione rientra nel progetto di digitalizzazione dell’Italia con la realizzazione di un’infrastruttura di rete di nuova generazione (NGN). Un progetto più volte dibattuto che ha visto operatori e Governo confrontarsi, con non poche polemiche, su fronti spesso diversi.
L’accordo tra Telecom Italia e Fastweb evidenzia comunque un aspetto molto importante per il percorso della digitalizzazione dell’Italia. Gli operatori hanno scelto la via della tecnologia FFTC come via preferenziale per portare la banda ultra larga ai cittadini, una tecnologia meno onerosa della FFTH ma soprattutto di più rapida e facile implementazione che se applicata correttamente dovrebbe permettere di rispettare gli impegni dell’Agenda Digitale Europea.