L’Antitrust ha avviato un’istruttoria contro Telecom Italia per verificare un eventuale abuso di posizione dominante ai danni degli operatori concorrenti. Telecom avrebbe rifiutato la concessioni di informazioni e servizi ai competitor per ostacolarli, sfruttandoli invece a sua volta per proporre offerte competitive ai clienti non residenziali. A denunciare il caso è stata Fastweb.
Nel particolare, Telecom avrebbe cercato di tener fuori Fastweb dalle gare per appalti Consip ed Enel relative all’affidamento della fornitura di telefonia e Internet. Approfitando della sua posizione di forza non avrebbe fornito le informazioni tecniche necessarie a Fastweb per predisporre le sue offerte ed entrare attivamente nel gioco degli appalti.
Telecom, in una nota, fa sapere che “l’accusa è del tutto infondata poiché non avrebbe mai rifiutato di fornire informazioni e servizi a operatori concorrenti come previsto dalla legge e sotto il controllo dell’Agcom, né tantomeno avrebbe disposto discriminazioni a favore delle funzioni commerciali dell’azienda”.
Per gli operatori di TLC vincere la gara d’appalto per grandi aziende come Consip ed Enel significa acquisire un potente valore strategico in termini di immagine, oltre ovviamente all’importante aspetto meramente economico. La base d’asta per la gara di Consip è stata di 1,3 miliardi di euro e per Enel di 240 milioni.
Aggiudicandosi opere così impegnative e da realizzare in periodi lunghi, avrebbe garantito a Fastweb di poter utilizzare gli investimenti effettuati per la realizzazione delle nuove infrastrutture a proprio vantaggio, espandendo la copertura geografica e acquisendo nuovi clienti.