In questi minuti Telecom Italia avrebbe ricevuto la visita dei Carabinieri presso la propria sede a seguito di una inchiesta della Procura di Milano relativa alla presunta maxi-truffa relativa alla vendita delle SIM Card.
Le SIM rappresentano il legame intercorrente tra l’utente e l’operatore, ma per contro rappresentano anche la quantificazione dell’utenza dell’operatore stesso ed in tale veste sarebbero state utilizzate (secondo quanto relativo ai capi d’accusa) per falsificare la contabilità del gruppo.
Le indagini, coordinate dai pm di Milano Massimiliano Carducci e Francesco Cajani, coinvolgerebbero centinaia di dipendenti ed un avviso di garanzia sarebbe stato inviato anche a Marco Patuano, amministratore delegato Telecom Italia, in qualità di legale rappresentante del gruppo. La truffa sarebbe relativa a fatti accaduti tra il 2001 ed il 2008. Spiega Milano Finanza in proposito:
Nel dettaglio i pm milanesi Massimo Carducci e Francesco Tajani contestano a Telecom un ingiusto profitto per circa 230 milioni ottenuto, soltanto nell’anno 2008, con irregolarità nella vendita delle sim. Nell’inchiesta per questa presunta maxi truffa va avanti ormai da più di un anno e vede al centro la gestione di alcuni milioni di carte prepagate fantasma messe in circolazione soprattutto tra il 2005 e il 2007.
La società non ha rilasciato al momento alcuna dichiarazione in merito.