Il voler investire nelle TLC anche come forma di spinta per l’economia è sicuramente una buona cosa, così come premere affinché il Governo inietti gli 800 milioni di euro di ricavi extra dell’asta per le frequenze della telefonia mobile nel settore delle TLC. Tutti questi ottimi propositi di cui Franco Bernabè, presidente esecutivo di Telecom Italia si è fatto portavoce, cadono mestamente quando apprendiamo che la stessa Telecom Italia avrebbe anche dichiarato durante un’intervista al Il sole 24 Ore che non sarebbe interessata a portare la fibra ottica sin dentro le case degli italiani.
Il che tradotto significa che le NGN non sono tra i suoi principali obbiettivi. Anzi, aggiunge che il futuro è la coesistenza della fibra ottica con il doppino di rame.
Le nuove tecnologie permetteranno infatti di migliorare le prestazioni anche sul classico cavo da rame e tanto per fare un esempio il famoso progetto di Alice Phibra tanto sbandierato ma mai partito, prevedeva un’offerta di connettività su VDSL2 che è un mix di fibra ottica (sino all’armadio di zona) e doppino in rame (tratta finale, 50-100m).
Dichiarazioni che ovviamente hanno fatto i storcere il naso a molti analisti che giudicano troppo conservativo il progetto di Telecom Italia che tuttavia non stupisce, visto che il doppino di rame rende ancora molto, mentre la fibra ottica è ancora un progetto a perdere.