Il CDA di Telecom Italia che si è tenuto questo pomeriggio ha dato ufficialmente il via libera al progetto di scorporo della rete. Una conclusione del CDA annunciata e scontata visto che già dall’ultimo CDA del 23 maggio era emersa la volontà di avviare le procedure di creazione di una newco in cui fare confluire la gestione della rete d’accesso. Il consiglio d’amministrazione odierno ha dunque confermato le attese e il management ha ricevuto il mandato di avviare la creazione di una nuova azienda in cui far confluire le attività e risorse relative allo sviluppo e alla gestione della rete di accesso passiva, sia in rame sia in fibra, nonché alla componente attiva della fibra rappresentata da Olt (Optical Line Termination) e Cabinet. Newco che successivamente verrebbe aperta ad altri soci ed alla quotazione in borsa.
Il processo di scorporo è dunque avviato ma non sarà certo breve e ci vorranno non meno di 18 mesi. Telecom Italia dovrà infatti negoziare con l’autorità il quadro regolatorio per Opac, necessario per definire una corretta valutazione dell’asset. Dal risultato di questa discussione dipenderà infatti l’eventuale apertura del capitale a nuovi soci. Cassa Depositi Prestiti, come confermato da Sabrina De Camillis, rispondendo a un’interrogazione di M5S per conto del Ministero dell’Economia e delle Finanze, sarebbe infatti interessata, tramite il Fsi, ad investire in una società di rete di Telecom Italia che si ponga lo scopo di ammodernare le infrastrutture digitali del nostro Paese.
La stessa Sabrina De Camillis ha anche affermato che in questo quadro, un’eventuale sinergia con Metroweb permetterebbe di ottimizzare gli investimenti, minimizzando le sovrapposizioni possibili nella costruzione di più reti nella stessa città, promuovendo una tempistica accelerata e riducendo i costi della costruzione dell’infrastruttura.
La nuovo società si occuperà di offrire a tutti gli operatori italiani (Telecom Italia e non) servizi come l’Unbundling del Local Loop (Ull) e il Virtual Unbundling Local Access (Vula) per le reti di nuova generazione basate su architetture FttCab e Ftth.
Inoltre, si ricorda che lo scopro della rete è uno dei passaggi propedeutici per la possibile fusione di Telecom Italia con H3G per quanto riguarda il settore della telefonia mobile.