La notizia di una possibile fusione tra Telecom Italia e H3G trapelata ieri dalle pagine digitali del Corriere della Sera ha suscitato forti reazioni, sopratutto in borsa, tanto che la Consob ha chiesto alla stessa Telecom Italia una spiegazione. Il gruppo di telecomunicazioni italiano ha precisato che “sono intercorsi contatti preliminari con Hutchison Whampoa per lo studio di una possibile integrazione con 3 Italia. Lo stato assolutamente embrionale e preliminare dei contatti, impedisce alla societa’ di commentare ulteriormente la notizia”.
Ulteriori precisazioni in merito arriveranno l’11 aprile quando si svolgerà il prossimo CDA del gruppo dove appunto si affronterà questo tema. Questo, nonostante l’AD Marco Patuano abbia smentito ogni forma di negoziato per l’eventuale entrata nel capitale dell’azienda di fondi sovrani. Non ci sono molti altri dettagli dell’operazione, se non che a lavorare su questo progetto ci sarebbero Rotschild per Telecom Italia e Goldman Sachs per H3G. Se la fusione dovesse avvenire, ci troveremmo di fronte alla nascita del più grande operatore italiano. Al di la delle speculazioni ci sono comunque molti “ma” per la riuscita di quest’operazione. Anche se dal punto di vista industriale il progetto potrebbe essere vincente, ostacoli potrebbero giungere dall’Antitrust che potrebbe non vedere di buon occhio l’operazione e dai soci Telco.
La maggior parte degli analisti economici come Banca Akros, Cheuvreux e Ubs infatti dubitano che il progetto possa realizzarsi. Ci sarebbero infatti troppi dubbi di natura politica ed economica che potrebbero ostacolare la fusione tra i due gruppi. Tra i più possibilisti solo Deutsche Bank che vedrebbe “una forte logica industriale e finanziaria per tutte le parti coinvolte”.
Al momento, le uniche certezze arrivano dalla borsa di Milano dove le azioni di Telecom Italia ieri hanno avuto una grande fiammata confermata oggi con un rialzo che al momento segna un +2%.