Il documento diramato nel pomeriggio dall’Autorità Garante per le Comunicazioni parla esplicitamente di un “via libera condizionato” all’offerta retail di Telecom Italia per i servizi a banda ultralarga (100 megabit). Sia pur se con necessarie tutele a garanzia della concorrenza, insomma, Telecom Italia mette definitivamente piede nel mercato della fibra ottica portandosi appresso la sequela di offerte che gli operatori concorrenti potranno realizzare basandosi sulla rete che sta andando a predisporre l’incumbent.
L’offerta Telecom Italia risultava essere pronta già a fine 2010, ma il via libera dell’AGCOM ha tardato a giungere (con qualche palese malumore espresso dal CEO Telecom Franco Bernabé) a causa delle ovvie ripercussioni che un esordio deregolamentato avrebbe comportato al mercato. Per questo motivo l’AGCOM ha infine concesso il proprio benestare, ma ha tuttavia limitato i primi passi di Telecom nel settore imponendo alcune limitazioni formali che consentano al mercato di svilupparsi senza eccessivi vincoli:
- «l’azienda potrà proporre il servizio solo nelle città in cui siano già presenti offerte di servizi NGN da parte di altri operatori in concorrenza, così da evitare fenomeni di pre-emption del mercato»: si tratta di una misura che nasce sull’esperienza del passato, nel quale Telecom ha spesso occupato il mercato ADSL prima di concedere ai concorrenti la possibilità di esprimersi sul territorio con offerte rivali;
- «viene posto un limite al numero massimo di clienti (40 mila) che Telecom Italia potrà acquisire nel periodo considerato»;
- «l’autorizzazione ha carattere temporaneo: l’Autorità provvederà ad un riesame dell’offerta, alla luce delle dinamiche di mercato ed in considerazione delle caratteristiche dell’offerta wholesale che Telecom Italia dovrà presentare».
Lo sconto che Telecom Italia applicherà ai concorrenti per la vendita all’ingrosso, spiega Reuters, sarà pari al 12% rispetto alla migliore offerta al cliente finale. Nell’ipotesi per cui il prezzo di riferimento sia pertanto la Easy IP da 47 euro circa al mese, è pertanto presumibile un’offerta retail di Telecom Italia pari a 60 euro mensili all’utente finale. Le città interessate in questa prima fase saranno Milano, Roma, Torino, Venezia, Bari e Catania.
Corrado Calabrò, presidente AGCOM, contestualizza il quadro attuale sottolineando come il tutto sia una semplice sperimentazione che necessiterà di regole e considerazioni nuove in divenire, sulla base di come andrà sviluppandosi il mercato ed «in attesa del completamento del quadro delle regole NGN».