Vi ricordate il progetto “Digital Divide” di Telecom?
Quel progetto prevedeva che in alcune zone, dove è molto difficile predisporre le centrali telefoniche all’utilizzo della banda larga, venissero installati dei MiniDslam che permettessero comunque agli utenti l’accesso a connessioni sino a 640Kbit in download e 256Kbit in upload.
Non molto, se pensiamo che in altre zone si può viaggiare sino a 20Mbit, ma in attesa di soluzioni migliori come il WiMax, per molti, questa soluzione provvisoria andava più che bene.
I tempi di magra però potrebbero essere finiti, perché Telecom ha annunciato che amplierà il suo progetto Digital Divide.
Vediamo dunque come.
Le strade intraprese saranno due: la prima, applicata laddove c’è scarsa disponibilità di doppini di rame liberi (questi dslam non sono collegati alla fibra ottica) e quindi di non poter disporre di un buon flusso dati, prevede l’installazione dei MiniDslam direttamente negli armadi di zona.
Purtroppo qui la velocità sarà sempre di 640/256, ma questa mossa permetterà di estendere maggiormente la copertura anche in alcune zone davvero difficili da cablare.
Il secondo progetto prevede l’installazione di Dslam Full Ethernet nelle zone dove invece c’è una buona abbondanza di doppini di rame e quindi dove c’è una buona quantità di banda disponibile.
Qui le utenze collegate potranno disporre di collegamenti sino a 7Mbit, un bel passo avanti rispetto a prima.
Non si sa ancora quali saranno le zone coperte da questi nuovi servizi, c’è da dire comunque che Telecom sta battendo con forza la strada del MiniDslam per abbattere il digital divide.
Certo, forse investire in fibra sarebbe stato meglio, perché così rischiamo di creare zone di serie A e zone di serie B, ma va detto però che portare la fibra in alcune zone è davvero oneroso. Forse il WiMax risolverà questo problema.