In questi giorni Telecom Italia sta continuando l’estensione della copertura ADSL tramite il progetto “Anti Digital Divide”. In pratica il servizio ADSL raggiunge o raggiungerà anche comuni di piccole dimensioni.
Sono anni che in Italia si dibatte il tema dell’Anti Digital Divide, cioè la scarsa copertura della banda larga sul territorio nazionale. Siti Tematici, come ad esempio ADD, si occupano della problematica già da parecchio tempo sotto diversi punti di vista.
In attesa dello sviluppo tramite Wi-Max è comunque una conquista, anche se tardiva, la possibilità di avere internet a banda larga in molte nuove aree prima non raggiunte dal servizio.
Questa nuova possibilità, grazie all’accesso in modalità ULL (Unbundling Local Loop, Accesso disaggregato alla rete locale), permette anche ad altri operatori di offrire le stesse coperture alla propria utenza.
Occorre segnalare, come indicato da Telecom Italia nella nota Anti Digital Divide dell’offerta Alice, che le caratteristiche di banda per il servizio offerto sono più contenute (640 Kbps in download senza garanzia di banda) rispetto al servizio base previsto per Alice Flat (2 Mbps in download sempre senza garanzia di banda).
In una logica di migrazione full IP, quindi di telefonia VoIP, questo è un passaggio obbligato, ma siamo pronti in Italia a completare questo processo?