«Non abbiamo mollato e oggi possiamo ripresentarlo». La risposta di Franco Bernabé è relativa ad una domanda latente che pesa sulle promesse di Telecom Italia a proposito del famigerato CuboVision: il set-top-box lanciato dal gruppo, infatti, ha fallito nella sua prima versione ed ancora non ha saputo sfondare a seguito della presentazione del redesign previsto.
Bernabé, amministratore delegato Telecom Italia, è tornato sull’argomento in occasione della tappa romana del Working Capital tour ricordando come il CuboVision sia già disponibile online e che «prima di Natale» sarà rilanciato sul commercio per invertire la china e ripresentare il concept come valido strumento in grado di sposare rete e televisione attorno ad una nuova forma.
CuboVision di Telecom Italia è un dispositivo tv broadband per accedere ai canali del digitale terrestre free e pay, al meglio della televisione interattiva del Web e al video on demand in pay per view anche in alta definizione. Con CuboVision è inoltre possibile organizzare i propri contenuti personali come foto, video e musica e usufruire di numerosi servizi informativi come meteo, news e finanza. Grazie a questo innovativo prodotto ed ad una avanzata interfaccia grafica, il tradizionale televisore di casa si trasforma in un centro multimediale online, in grado di offrire una pluralità di servizi e contenuti digitali utilizzando un solo telecomando
Bernabè è convinto che l’approdo dei contenuti video sulla rete possa accelerare ulteriormente il bisogno di banda: «il futuro della banda larga ha molto a che fare con il video. La tv va reinventata, nell’era del web deve essere qualcosa di molto diversa da quello a cui siamo stati abituati». Il CuboVision, almeno in linea teorica, dovrebbe essere la risposta Telecom a questo tipo di bisogno. Telecom dovrà però scontrarsi non soltanto con la diffidenza degli utenti (fino ad ora rimasti lontani dal CuboVision), ma anche con la concorrenza chiamata Google Tv, Apple Tv, Boxee ed altri ancora.
Bernabé fa pubblica ammenda sugli insuccessi del passato, ma rilancia con piena fiducia: «Il progetto ha avuto qualche difficolta perché è nuovo da tutti i punti di vista», ma la nuova versione è qui per rimanere.
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CuboVision si presenta oggi in un box avente 16cm di lato e contenente Processore Intel Atom CE 415, hard disk da 250GB e 1GB di RAM: supporta vari tipi di formati video, prevede uscite USB ed HDMI e consente la visualizzazione di contenuti 576p, 720p, 1080i e 1080p. Secondo quanto annunciato ad inizio anno, inoltre, il sistema operativo di supporto è MeeGo, il prodotto congiunto dello sviluppo Intel/Nokia. Il CuboVision non è ancora acquistabile dal sito web ufficiale (lo sarà nelle prossime settimane), sul quale fa però capolino il device con una generosa presentazione delle caratteristiche e dei contenuti, ma con pochissime immagini esplicite sul design complessivo del prodotto (la nostra gallery prevede però due scatti dal vivo più chiari ed esplicativi).
Abbiamo recepito consigli, suggerimenti e proposte per lo sviluppo di servizi direttamente “dal popolo della rete internet” e dai primi Clienti che lo hanno acquistato. Il risultato di questo lavoro ha costituito la base per un aggiornamento di CuboVision. Per i Clienti che lo hanno acquistato, a breve, arriverà gratuitamente la versione del prodotto commericale, che si arricchirà di funzionalità e servizi in continua evoluzione, come ad esempio il decoder per il digiale terrestre pay e l’application store, una sorta di supermercato online di applicazioni… e soprattutto interattività. Grazie di aver dato fiducia a Telecom Italia
Tra le righe, insomma, è esplicitato il fallimento del primo CuboVision e la rettifica del concept per rilanciarne la presenza sul mercato. Bernabé vi si impegna in prima persona rilanciando il progetto e riconfermando il credo Telecom sul prodotto. L’accoglienza rimane tuttavia fredda e difficilmente la nuova versione saprà colpire l’immaginario collettivo sulla base dei contenuti oggi disponibili.
Dovranno invece ancora attendere gli utenti che sognavano di poter accedere all’offerta da 100Mbit/s di banda larga: Franco Bernabè ha spiegato di essere ancora in attesa del benestare dell’Autorità Garante per le Comunicazioni e di dover pertanto rinviare il lancio del progetto, previsto inizialmente entro le vacanze natalizie, ad inizio 2011.