Franco Bernabè, presidente Telecom Italia, durante un’audizione in Senato presso le commissioni Industria e Lavori Pubblici, è tornato a parlare dello scorporo della rete andando a chiarire tutti i dettagli del progetto. Lo scorporo della rete avrà come effetto la separazione di Telecom Italia in due nuove società: Opac e TI ServiceCo. Opac, che erediterà circa 22 mila dipendenti, si occuperà di fornire a tutti gli operatori, TI ServiceCo inclusa, tutti i servizi infrastrutturali come per esempio le reti in rame e in fibra ottica.
Opac si occuperà anche dello sviluppo delle rete e della gestione e manutenzione di quella attuale. Tra le infrastrutture di sua competenza: cavidotti, doppini in rame, permutatori, armadi e apparati elettronici inclusi, e fibra ottica passiva. TI ServiceCo, invece, si occuperà di tutte le altre attività condotte oggi da Telecom Italia. In altri termini, questa nuova società offrirà servizi retail e tutti i restanti servizi all’ingrosso di rete fissa oltre ai servizi mobili. Inoltre, TI ServiceCo, dipendendo di meno dalle infrastrutture, sarà orientata all’eccellenza del servizio.
Franco Bernabè ha anche specificato, durante l’audizione in Senato, che l’operazione di scorporo della rete permetterà di avviare il rilancio del Gruppo che non solo porterà valore alla società ma anche accelererà lo sviluppo tecnologico dell’Italia.
Progresso che potrà essere anche maggiore se la Cassa Depositi e Prestiti ed altri investitori istituzionali dovessero decidere di entrare nel capitale della nuova società consentendo così un più rapido sviluppo delle reti in fibra ottica garantendo in questo modo di centrare gli obbiettivi dell’Agenda Digitale.
Franco Bernabè ha però anche sottolineato come il processo di scorporo della rete non sarà rapido. Telecom Italia auspica infatti che l’intero iter possa concludersi tra la fine del 2013 e l’inizio del 2014.