Chi di voi si ricorda del progetto FIDO di Telecom Italia? Nato nel 1997, il progetto aveva l’obiettivo di rendere utilizzabile il proprio telefono di casa alla stregua di un “super-cordless”. Ebbene, il progetto fallì poichè la rete di antenne e ripetitori DECT, messa in piedi dall’allora gestore unico della telefonia fissa, aveva un costo eccessivo e in più forniva servizi di livello inferiore all’allora nascente UMTS.
Oggi, nel 2007, il “FIDO 2” è stato realizzato dall’accorpamento di più tecnologie in un unico prodotto: il telefono VoIP Wi-Fi based. Questi nuovi apparati hanno la caratteristica di essere dei minicomputer su cui è installato, grazie all’evoluzione degli OS embedded, un client VoIP; niente di più semplice!
Il numero di hot-spot wireless e di interi centri urbani raggiunti dalle connessioni senza fili sta crescendo, permettendo anche alle frazioni più remote di essere raggiunti dai servizi di telecomunicazione, cosa che in passato richiedeva forti investimenti e che, per tale motivo, lasciava intere zone prive anche della semplice linea telefonica. Il grande interesse per una tecnologia che si presenta low-cost, ma con alti livelli di affidabilità e servizi, ha portato i maggiori operatori telefonici mondiali a prenderla in seria considerazione.
La stessa Telecom Italia, anche se proprietaria dell’intera rete telefonica nazionale, ha dimostrato un grande interesse a riguardo, presentando offerte ad hoc per ogni esigenza. D’altro canto i piccoli operatori locali e non, si sentono incentivati a spingere un business, a basso costo di investimento, che sempre di più si fa spazio nel panorama ICT.