I prezzi della telefonia mobile negli ultimi 3 anni sono calati di circa il 50% consentendo ai consumatori un risparmio medio compreso tra i 100 a 240 euro l’anno. Dati importanti che mostrano chiaramente un’evoluzione al ribasso dei costi del mercato della telefonia mobile italiana che arrivano da un’indagine svolta da Asstel e dall’Università di Tor Vergata. Secondo lo studio, i prezzi al consumo dei servizi di telefonia mobile in Italia sono scesi sensibilmente negli ultimi anni, ma l’entità delle riduzioni non erano state, finora, correttamente valutate dagli indicatori Istat.
I prezzi del mobile, durante i 3 anni di osservazione (2011-2013 sui dati di Telecom, Vodafone, Wind e H3G) hanno registrato un calo del 46,7% , con i servizi voce e SMS diminuiti del 45,3% e quelli internet del 50,1%. Nei dettagli, dallo studio condotto da Asstel e dall’Università di Tor Vergata, emerge che tali riduzioni hanno determinato risparmi mensili di 8-10 euro per un profilo di consumo contenuto (entry level) e su base annuale di 100-120 euro. Il consumatore medio, che utilizza più spesso internet, ha potuto beneficiare di risparmi intorno a 20 euro al mese, cioè circa 240 euro l’anno. Sebbene i risultati dello studio si riferiscano al segmento degli utenti consumer, va rilevato che riduzioni di analoga entità si sono registrate anche per quanto riguarda la clientela affari.
Questo importante calo è da ricercarsi soprattutto nel grande successo che hanno avuto le opzioni tariffarie che a fronte del pagamento di un canone pre-stabilito che consentono di usufruire di un quantitativo preciso di servizi. Queste offerte hanno riscontrato un notevole successo in quanto, oltre a consentire risparmi significativi, permettono un maggiore controllo sulla spesa complessiva, opportunità che, in un periodo di ristrettezza economica, è molto apprezzata dal consumatore.
Questi pacchetti, nati inizialmente come offerte speciali, sono oggi invece diventati una parte integrante delle offerte degli operatori di telefonia mobile.
Cesare Avenia, presidente di Asstel, sottolineando i benefici dello sviluppo del settore delle tlc, critica i ritardi del Governo che minano lo sviluppo digitale del paese.
A fronte delle performance offerte dal settore Tlc nel trasferire al paese i benefici dell’innovazione tecnologica, in termini di risparmi economici, maggior efficienza, ampliamento delle possibilità di scelta, servizi sempre più numerosi e diversificati non è accettabile continuare ad avere risposte istituzionali tardive, insufficienti, intrappolate da procedure lunghe e farraginose che di fatto creano ostacoli allo sviluppo degli investimenti.