Quali effetti hanno i telefonini sulla salute umana? Sono davvero dannosi come dicono alcuni studi o, al contrario, il loro utilizzo nel tempo non ha conseguenze? Sono queste le domande che accompagnano la telefonia mobile sin dai suoi esordi, con risposte più o meno contraddittorie che negli anni si sono susseguite senza però riuscire a fare chiarezza.
Uno dei più recenti studi condotto dal National Institute on Drug Abuse e pubblicato sul Journal of the American Medical Association si propone quindi di fare chiarezza in maniera definitiva e lo ha fatto riuscendo a fornire un’indicazione inequivocabile sull’impatto che le onde elettromagnetiche prodotte dai telefonini hanno nei confronti del cervello, come spiega l’autrice della ricerca Nora Volkow:
“Lo studio dimostra che il cervello umano è sensibile alle radiazioni elettromagnetiche generate dai cellulari. Questo è un elemento con cui dobbiamo confrontarci”.
Non è ancora una prova decisiva che vede i telefonini sul banco degli imputati come elementi dannosi per la salute, ma è sicuramente un passo importante che ribadisce come l’attività cerebrale aumenta nei pressi dell’antenna di questi apparecchi, riuscendo perfino a creare delle mutazioni nel DNA o dei cambiamenti chimici.
A questo punto serve solamente stabilire quali siano gli effetti di simili influenze, anche se, come precisano alcuni studiosi, il fatto di aver dimostrato che l’uso dei cellulari rende iperattive alcune zone del cervello non vuol dire necessariamente che siano pericolosi per la salute.
Manca ancora il nesso tra le due cose, la cosiddetta prova definitiva che consentirà di stabilire con sicurezza se e quanto il loro utilizzo sia da sconsigliare, ma sembra che la strada imboccata sia quella giusta. Fino ad allora, fanno sapere i responsabili dello studio, è però poco ragionevole chiedere alla gente di usare esclusivamente auricolari e altoparlanti evitando il contatto diretto con l’apparecchio.