Il fenomeno dei cellulari, soprattutto nel nostro Paese, ha ormai raggiunto proporzioni inimmaginabili fino a qualche anno fa.
I modelli disponibili sono una miriade, in grado di soddisfare le esigenze dei consumatori appartenenti a qualsiasi fascia d’età.
Non poteva dunque mancare una risposta rivolta anche ai più giovani, secondo una tendenza che si sta consolidando sempre più.
L’obiettivo delle case costruttrici deve, quindi, forzatamente essere quello di proporre modelli estremamente semplici da utilizzare, con linee morbide e accattivanti, tanto da sembrare dei giocattoli, proprio per accattivare la simpatia dei più piccoli.
Segnalo due modelli, tra i più recenti:
- Primofonino, proposto da qualche mese da Vodafone e Disney, disponibile in due versioni, per maschietto e femminuccia, a 69? Ha una tastiera intercambiabile a 4 e 12 tasti e può essere configurato con restrizione chiamate e SMS
- MO1, prodotto dall’azienda spagnola di giocattoli Imaginarium, lanciato ad ottobre 2006, acquistabile anch’esso a 69? È dotato di tasti grandi e colorati per una facile individuazione (uno di essi è dedicato alle chiamate di emergenza)
Rispetto agli ultimi avvenimenti sulle limitazioni dell’uso dei cellulari nelle scuole, ha davvero senso che i genitori li propongano ai propri figli sin dalla tenera età?