Il report annuale redatto dal Telefono Arcobaleno sulla situazione della pedofilia online consente di tracciare il quadro della situazione. E le notizie non sono buone: il fenomeno è in triste e preoccupante aumento, con un numero di segnalazioni che va moltiplicandosi soprattutto nella zona ricca del mondo ove la Rete è una opportunità anche al servizio del malaffare: un problema sempre più grave, insomma, soprattutto in Europa (+42%) ed America del Nord (+55%).
I numeri parlano chiaro: stando alle segnalazioni ricevute, raccolte, verificate e comprovate da Telefono Arcobaleno, il fenomeno pedofilia è aumentato del 47% rispetto all’anno precedente. In particolare l’aumento registra particolare accento in Europa (ove si registrano il 70% dei casi) e America del Nord (26%), mentre il ruolo dell’asia (4%) rimane ancora confinato ad una minoranza. Il problema è di impatto preoccupante soprattutto nei Paesi Bassi (35% dei casi), negli Stati Uniti (23%), in Germania ed in Russia (13%). L’Italia, per una volta, è fuori dalla top 15 della speciale classifica risparmiandosi l’ennesima macchia al proprio curriculum online.
Particolarmente interessante è il maturato approccio di Telefono Arcobaleno nella lettura dei dati. Rispetto al passato, infatti, viene proposta una visione meno strumentale e più oggettiva del ruolo della Rete in questo quadro, connotando il rapporto speciale tra pedofili e nuove tecnologie, ma senza attribuire a queste ultime illogiche, immeritate ed ingannevoli responsabilità. Spiega infatti il report:
[…] se da un lato la rete ha favorito lo sfruttamento sessuale dei bambini ampliandone le possibilità, dall’altro ha contribuito a mostrare le reali caratteristiche e proporzioni di tale crimine. La diffusione di internet, infatti, ha indotto alcuni pedofili ad operare fuori dalla sfera intrafamiliare e ha permesso alle forze dell’ordine di portare alla luce reati che altrimenti, molto probabilmente, non sarebbero mai stati scoperti. Pertanto, l’utilizzo delle nuove tecnologie offre preziose opportunità conoscitive e rappresenta un insostituibile strumento investigativo e di contrasto della pedofilia on line
Internet come l’estrema tentazione, insomma, ma anche come punto debole dell’attività pedofila. Tramite la Rete, infatti, la pedofilia diventa un vero e proprio mercato ad altissimo profitto, ma al tempo stesso consente il tracciamento degli scambi, l’analisi della community e l’emersione di un mondo che altrimenti rimarrebbe pericolosamente nascosto all’interno delle mura domestiche.
Il Telefono Arcobaleno usa pertanto la Rete sfruttandone l’altro lato della medaglia: i file di log dei siti monitorati consentono ad esempio di tracciare la lingua del sistema operativo in uso (l’italiano figura nel 2% dei casi), il PC è usato nel 94% dei casi (il 6% è occupato dagli smartphone) ed i materiali visualizzati sono in modo particolare immagini statiche (69% dei casi contro il 6% dei filmati). «Queste prime informazioni», spiega il Telefono Azzurro, «testimoniano le potenzialità offerte dal lavoro di analisi dei file di log e evidenziano l’impulso che tali tecniche potrebbero dare alla ricerca criminologica e all’attività investigativa in materia di pedofilia». La collaborazione con gli ISP potrebbe in futuro restituire arme nuovi alla battaglia contro la pedofilia, dunque, facilitando il rilevamento dei flussi del materiale per fermare a monte la produzione e la distribuzione.