Le telefonate a fini commerciali che arrivano dai call center, quelle che “infastidiscono” migliaia di italiani ogni giorno, da adesso in poi saranno identificabili grazie all’utilizzo di un prefisso unico. Alla vigilia di Natale è passato il disegno di legge, in commissione Trasporti del Senato, che prevede l’obbligo di rendere riconoscibili tutte le chiamate a fini commerciali che arrivano dai call center.
Gli italiani, dunque, potranno immediatamente riconoscere questo genere di chiamate grazie all’utilizzo di un prefisso unico e quindi potranno scegliere se rispondere oppure no. In realtà, i prefissi saranno due: il primo per le chiamate a scopo di marketing ed il secondo per le telefonate per le indagini statistiche. Trattasi di novità molto importanti che dovrebbero aiutare gli italiani a difendersi dal bombardamento delle chiamate a scopo pubblicitario che ogni giorno arrivano sia sui telefoni di rete fissa che sui cellulari. Ma le novità in materia di telemarketing non si fermano qui. Il disegno di legge introduce anche un’altra novità molto importante relativa al “registro delle opposizioni“. Adesso, gli italiani potranno iscrivere a questo registro tutti i loro numeri, sia quelli di rete fissa che di rete mobile. Il “registro delle opposizioni”, si ricorda, è l’elenco dei numeri che i call center non possono chiamare per scopi pubblicitari.
Una volta effettuata l’iscrizione al “registro delle opposizioni”, saranno revocati tutti i consensi dati al trattamento dei dati che le persone avevano espresso in precedenza, salvo in alcuni casi specifici, come i consensi “prestati nell’ambito di specifici rapporti contrattuali in essere, ovvero cessati da non più di trenta giorni aventi a oggetto la fornitura di beni o servizi, per i quali è comunque assicurata, con procedure semplificate, la facoltà di revoca“.
Infine, il nuovo disegno di legge prevede una deroga al prefisso unico dei call center qualora possano essere ricontattati da parte degli utenti.
Per il Presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, Massimiliano Dona, le nuove norme sono positive anche se il testo approvato è stato leggermente depotenziato rispetto a quello originale. Il doppio prefisso e la deroga sui numeri che si potranno richiamare, infatti, non erano previsti nel testo originale.
Secondo il Garante della Privacy, invece, queste nuove norme aiuteranno a proteggere i cittadini dalle chiamate indesiderate. Tuttavia, il Garante aggiunge, queste norme avranno efficacia solo se i cittadini saranno a conoscenza dei nuovi strumenti messi a loro disposizione.
La palla passa ora al Senato che dovrà convertire in legge questo decreto.