A partire dalla giornata di domani ogni cittadino italiano che non intende essere disturbato presso la propria abitazione per offerte di marketing telefonico dovrà esplicitamente dichiarare la propria volontà presso un registro unico nazionale (denominato “Registro delle opposizioni“). La registrazione in questa “black-list” imporrà agli operatori il divieto alle chiamate in entrata sulla base di quanto disposto Decreto del Presidente della Repubblica, 7 settembre 2010 n.178, secondo cui ogni utenza deve avere la possibilità di negare a priori ad entità terze la possibilità di disturbare telefonicamente per proporre le proprie offerte.
Si tratta di una svolta radicale rispetto al passato poiché ora occorre agire proattivamente per far in modo che il proprio numero di telefono non possa più essere raggiunto. Il registro sarà gestito dal Dipartimento comunicazioni del ministero dello Sviluppo economico e dalla Fondazione Ugo Bordoni: gli utenti potranno cancellarsi sia telefonicamente che mediante servizio online. A tal fine un apposito sito dovrebbe essere lanciato nelle prossime ore per consentire agli interessati di negare fin da subito i propri riferimenti agli operatori del telemarketing.
A partire dal prossimo mese inizierà anche una campagna informativa che tenterà di portare il Registro delle opposizioni sotto gli occhi di tutti, così che ogni cittadino sappia quali sono le opzioni a sua disposizione. Occorre ricordare come la nuova dimensione del telemarketing sia frutto di un codice di autoregolamentazione con cui il comparto ha trovato un equilibrio che tenesse fuori il regolatore da interventi ancor più radicali: un compromesso in piena regola, insomma, da cui però l’utenza potrà ora svincolarsi informandosi semplicemente sulle proprie opportunità ed agendo attivamente per salvaguardare i propri diritti.
L’introduzione del nuovo registro non è però l’unica novità prevista: gli operatori potranno infatti chiamare soltanto in orari concordati, interrompere le comunicazioni nei giorni festivi e soprattutto dovranno rendere più trasparente la comunicazione esplicitando immediatamente la natura della chiamata ed informando sulla possibilità di accedere all’opt-out.
Il Registro delle opposizioni agirà per sottrazione sull’elenco pubblico delle utenze, escludendo da quest’ultimo gli utenti che hanno negato la propria raggiungibilità (l’opzione opposta, secondo cui gli utenti sarebbero stati esclusi a priori ed iscritti eventualmente per opt-in ad un elenco delle autorizzazioni, avrebbe chiaramente ucciso il settore ed il compromesso firmato dai gruppi del settore è pertanto una via obbligata per continuare ad operare). Il Registro non potrà avere altre finalità e l’iscrizione da parte degli utenti non determina possibili fughe di dati o eventuali cessioni che ne svilirebbero l’utilità. Se dunque si continueranno a ricevere chiamate promozionali e non si sarà ancora agito di conseguenza, d’ora in poi non ci saranno più scusanti: ogni utente è padrone del proprio destino.
Le prime istruzioni per l’iscrizione al registro sono state snocciolate dal sito PMI.it. Seguiranno ulteriori dettagli.
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