L’operatore svedese TeliaSonera, da questa estate, farà pagare a tutti i suoi clienti l’uso di applicazioni Voip sulla sua rete mobile. In principio, per chi se lo ricorda, fu Vodafone che bloccò l’uso delle applicazioni VoIP come Skype sulla sua rete mobile. I motivi che spinsero all’epoca Vodafone e oggi TeliaSonera sono più o meno gli stessi. L’uso delle applicazioni Voip in mobilità generano un grande traffico dati che risulta per l’operatore antieconomico. Inoltre utilizzando il Voip di terze parti, l’operatore non vedrebbe più arrivare neanche gli introiti derivanti dall’uso della rete per le classiche chiamate o SMS.
TeliaSonera vuole dunque mettere fine a questa tendenza e da luglio farà pagare tutti i suoi clienti che vogliono utilizzare Skype o Viber sul proprio smartphone. Nessun blocco all’uso del Voip, come fanno già oggi alcuni operatori europei, ma un canone aggiuntivo che mediamente sarà di 6 euro al mese. Canone che arriverà invece già da maggio in Spagna dove TeliaSonera è presente.
Tendenza che farà scuola, perché oggi, molti operatori di telefonia mobile stanno studiando un modo di ottenere più profitti dalla connettività a banda larga su rete mobile.
Tele 2 e Tre Svezia hanno infatti dichiarato che al momento aspetteranno le reazioni della clientela di TeliaSonera per capire come muoversi e se seguire questa strada oppure no. Come reagiranno i clienti? Molto male probabilmente. Già il blocco all’uso del VoIP sulle reti mobili fece divampare le proteste, tanto che intervenne l’Unione Europea affermando che gli operatori dovevano togliere i vincoli sull’uso delle applicazioni Voip.
Vincoli che oggi sussistono ancora anche se alcuni operatori negli ultimi mesi sembravano aver fatto marcia indietro in tal senso. L’annuncio di TeliaSonera riaccenderà con molta probabilità questo dibattito, ma oggi è chiaro che la nuova tendenza degli operatori sarà questa e cioè consentire l’uso di applicazioni VoIP ma a fronte di un canone extra, o almeno ci vogliono provare…