Il Mobile World Congress è in atto in questi giorni a Barcellona, calamitando le attenzioni di tutto il mondo attorno a quello che ad oggi è considerato il maggior evento fieristico mondiale per il mondo mobile. L’edizione 2013, tuttavia, sembra destinata a rimanere scritta in minuscolo nella storia dell’evento: pochi (nessuno?) gli annunci di rilievo, poche le notizie in arrivo dagli stand, poche le novità in grado di lasciare davvero un segno nei mesi a venire.
Al Mobile World Congress sono presenti quasi tutti i maggiori player del mercato ed ognuno ha portato qualcosa sui propri banchi, ma nessuno sembra aver scommesso forte sull’evento di Barcellona per mettere in tavola un asso: i grandi nomi sembrano aver voluto fare perlopiù presenza, occupando lo spazio senza tuttavia sprecare le proprie armi migliori per una finestra non considerata evidentemente strategica. Il risultato è quello di un evento che è andato spegnendosi con il passare delle ore, surclassato da rumor lontani e poco presente nelle cronache del settore. Cosa, peraltro, in qualche modo prevedibile.
Un tablet Samsung, alcuni smartphone Nokia, una novità HP, l’annuncio di Firefox OS (sicuramente l’entità più interessante, ma la cui sostanza emergerà soltanto in divenire) e poco altro. Le motivazioni sono varie e la loro concomitanza ha concorso ad attenuare i riflettori sulla scena.
Il primo motivo è strutturale: il mercato mobile, dopo una grande esplosione negli anni passati, vede ora l’innovazione concentrata soprattutto lato software. Le novità, insomma, non si “vedono” e non si “toccano”, ed in termini hardware si è giunti ad uno stadio evolutivo che prevede meno sorprese e meno attori pronti al grande annuncio. Mentre la rivoluzione faceva audience, l’evoluzione è incarnata nelle attese e meno sorprendente.
Il secondo motivo è economico: in momenti di diffusa crisi economica, allo spettacolo dell’evento a tutti i costi si sostituisce una più oculata gestione degli investimenti ed una più razionale gestione delle novità. Gli eventi non sono più l’occasione unica così come per gli anni passati e tutte le principali fiere al mondo hanno perso smalto negli ultimi anni. Sebbene il Mobile World Congress vivesse sulle ali dell’entusiasmo grazie agli exploit continui del comparto, anche per l’evento spagnolo (strappato peraltro all’Italia con un nuovo contratto pluriannuale) potrebbe già essere stato raggiunto l’apice del successo.
Il Mobile World Congress si avvia così verso la fine con una nuova edizione di successo, ma senza fuochi d’artificio. Il 2013 sarà ricordato probabilmente per il Lumia PureView, per l’iPhone 5, per l’iPad 5, per il Galaxy S4 e altro ancora, ma nessuno di questi device sarà stato annunciato in occasione di un evento. A perdere smalto non è pertanto il MWC in sé, ma è piuttosto un preciso modello di comunicazione proprio dei ritmi e dei paradigmi del passato. Il Mobile World Congress è parte di un sistema che in futuro dovrà rivedere le proprie basi se vorrà continuare a nutrire importanti prospettive.