Termiti robot per costruire strutture 3D

L'Università di Harvard ha creato piccoli robot che possono costruire strutture tridimensionali, traendo spunto dalle capacità edilizie delle termiti.
Termiti robot per costruire strutture 3D
L'Università di Harvard ha creato piccoli robot che possono costruire strutture tridimensionali, traendo spunto dalle capacità edilizie delle termiti.

Il settore dell’edilizia è in crisi da diversi anni (almeno in Italia), quindi l’invenzione della Harvard University non farà certamente piacere a muratori e carpentieri. Informatici e ingegneri della famosa università di Cambridge (Massachusetts) hanno creato una squadra di piccoli robot che possono costruire edifici di grandi dimensioni in modo completamente autonomo, quindi senza l’intervento umano. Il progetto TERMES, avviato nel 2011, prende spunto dalla natura, in particolare dalla capacità sociali delle termiti.

Questi minuscoli insetti sono in grado di costruire nidi di varie forme, architetture e complessità, utilizzando diversi tipi di materiali. Nessuno può competere con le termiti per quanto riguarda la grandezza dei lavori edilizi, considerando la loro dimensione (un termitaio può raggiungere anche i 12 metri di altezza, 30 di larghezza e 40 di profondità). Milioni di operai collaborano per raggiungere l’obiettivo finale, ovvero proteggere la regina e l’intera colonia dai nemici. Gli scienziati di Harvard hanno tratto ispirazione dalla rete sociale delle termiti per realizzare piccoli robot “muratori” che cooperano senza nessuna supervisione centralizzata.

Ogni singolo robot possiede quattro sensori e tre attuatori, e nessun sistema di comunicazione. Il robot trova l’elemento costruttivo, lo trasporta e lo deposita nella giusta posizione. Proprio come le termiti, la struttura 3D viene assemblata a strati, eventualmente sfruttando scale temporanee per arrivare più in alto. I sensori permettono di rilevare i cambiamenti nell’ambiente circostante e quindi di eseguire la corretta azione, senza controllo centralizzato.

I robot possono operare in gruppi composti da centinaia o migliaia di unità. La rottura di un robot non compromette l’esito finale, in quanto gli altri proseguiranno la costruzione. Una delle possibili applicazioni pratiche della tecnologia potrebbe essere il trasporto dei sacchetti di sabbia, in caso di inondazioni. I robot potrebbero sostituire l’uomo in caso di pericolo, ad esempio in seguito ad un evento disastroso, oppure potrebbero essere impiegati per realizzare edifici nello spazio.

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