Come era già successo per il sisma di Haiti dello scorso gennaio, anche per il terremoto che ha colpito il Cile la Rete si sta mobilitando.
Del resto, affianco all’informazione tradizionale, assolutamente irrinunciabile in circostanze come queste, Internet dimostra tutto il suo potenziale comunicativo globale e capillare, a cominciare da Wikipedia che ha ovviamente già una pagina di riferimento in più lingue.
Anche in questa occasione Google ha predisposto, dalla propria home page, un link che funge da centro informativo per le donazioni. Dalla pagina è possibile visualizzare una mappa, in continuo aggiornamento, con le zone più colpite. Sullo stesso fronte si sta muovendo anche OpenStreetMap. Inoltre, è stato riproposto il modulo online per cercare dispersi o fornire informazioni su eventuali morti o sopravvissuti.
Su Twitter i tag di riferimento sono ovviamente “Cile” e “#Cile” ed è possibile effettuare una ricerca su entrambi. Attualmente è davvero difficile riuscire a seguire il flusso, a causa dei frequentissimi aggiornamenti. Tema, quello della sovrabbondanza di informazioni, che in un certo senso rappresenta il rovescio della medaglia delle piattaforme di microblogging.
Facebook ha attiva una pagina, inaugurata fin dal terremoto di Haiti, dedicata ai disastri naturali che, anche in questo caso, funziona da punto di raccordo per informazioni sempre aggiornate. Da notare come sulla sinistra sia richiamato il modulo di Google per la ricerca dei superstiti, un segno in qualche modo di disgelo, nel momento dell’emergenza, tra le due superpotenze del Web, per mutuare il linguaggio della politica.
Un’altra iniziativa è quella messa in campo dall’opertore locale True Connections. Anche in questo caso si tratta di elenchi di persone, con numeri telefonici di riferimento e la possibilità di segnalare informazioni utili.
Nei prossimi giorni si succederanno sicuramente altre iniziative, anche più spontanee e improvvisate. Il consiglio, probabilmente superfluo, è al solito quello di utilizzare prudenza, valutando con attenzione le fonti, perché le truffe, offline come online, sono sempre in agguato.