L’avventura della TerreStar è ufficialmente cominciata in questi giorni, nella Guyana Francese. Il satellite è stato lanciato ed in queste ore sta viaggiando sull’orbita prevista, accelerando i tempi nel tentativo di raggiungere l’obiettivo prima che i capitali di incentivo elargiti dagli Stati Uniti siano terminati. La proposta di TerreStar è particolare e per questo motivo degna di attenzione, ma sono in molti a pensare che possa trattarsi di una tecnologia nata vecchia.
TerreStar ha in progetto la prima rete ibrida tra segnale telefonico e connettività satellitare. Quando la rete non è raggiungibile, insomma, subentra il satellite creando un continuum di connettività in grado di garantire il servizio. Sempre, in ogni dove. Trattasi di un concept destinato a portare il segnale ovunque grazie alla pervasività del satellite, con dispositivi in grado però di connettersi anche al tradizionale segnale della rete mobile. Sotto quest’ultimo aspetto tutto è risolto grazie ad un accordo con AT&T. I dubbi sono invece relativi alla connettività satellitare, la cui velocità ed i cui tempi di latenza non sembrano essere il giusto biglietto di presentazione per la nuova tecnologia.
TerreStar, oltre a mettere in piedi un servizio peculiare per la propria presenza pervasiva anche nelle aree più impervie, intende mettere mano anche agli incentivi federali per chi porterà la banda larga nelle aree rurali. Per TerreStar l’occasione è golosa, ma potrebbe sfuggire: la normativa prevede infatti la possibilità di accedere ai fondi solo per le tecnologie attive entro Settembre 2010, ma per il gruppo sarà giocoforza una corsa contro il tempo.
Telefonino TerreStar
TerreStar estenderà il proprio servizio tra Stati Uniti e Canada. 6 tonnellate di peso, 60 piedi di antenna: il satellite sta gravitando a 22 mila miglia dal pianeta in attesa che il business plan messo in piedi riesca a prendere il via. 300 milioni di dollari sono la spesa messa sul piatto, 7.2 miliardi è il quantitativo di incentivi promesso dal governo Obama per ridurre il digital divide. Il mix delle tecnologie mobile e satellitari è un concept di indubitabile utilità, ma l’affidabilità ed i costi faranno la differenza nel momento in cui l’utenza e le istituzioni dovranno valutare l’opportunità di accedere all’offerta.