All’interno di un post sul suo blog ufficiale relativo al report periodico sulla trasparenza, Twitter ha comunicato alcuni numeri relativi alle sue azioni contro gli account legati al terrorismo. Questi dati includono account che incitano attivamente o promuovono la violenza associata ad organizzazioni terroristiche riconosciute a livello internazionale, o che promuovono organizzazioni terroristiche riconosciute a livello internazionale ed account che tentano di eludere le misure di sicurezza della piattaforma.
Nella prima metà di quest’anno, Twitter ha rimosso quasi 300 mila account che rientrano in queste descrizioni e sottolinea che 75% di essi sono stati eliminati prima che abbiano potuto iniziare le loro attività. Rispetto alla seconda parte del 2016, il numero dei ban è calato. Nella seconda parte del 2016, infatti, gli account rimossi erano stati 376 mila account. Nella sua relazione, la società ha evidenziato i propri sforzi per combattere gli account connessi al terrorismo, evidenziando che il 95% dei ban è stato il risultato dei propri strumenti e degli algoritmi implementatati nella piattaforma e che le richieste di intervento da parte del governo rappresentavano solo meno del 1% dei ban.
Le richieste di intervento da parte del Governo sono in calo dell’80% rispetto all’ultima metà del 2016.
Dall’agosto 2015, complessivamente, il social network ha bloccato e rimosso 935.897 account connessi alla promozione del terrorismo.
Trattasi di numeri davvero importanti che mostrano come Twitter sia fortemente impegnato nella lotta al terrorismo. Numeri che dovrebbero far abbassare i toni delle polemiche di chi puntava il dito su Twitter ed il suo scarso impegno di fermare agli account legati al terrorismo presenti nella sua piattaforma.
Il social network, come anche altre piattaforma, è stato, infatti, a lungo sotto i riflettori con l’accusa di aver favorito indirettamente le attività di molti gruppi estremisti.