L’apporto di capitale di rischio da parte degli investitori ha subito una flessione del 7% negli ultimi tre mesi.
La notizia è di sabato ed è il risultato di MoneyTree, una ricerca promossa dalla PricewaterhouseCoopers e dalla National Venture Capital Association.
All’interno di quel 7 percento spicca un dato particolarmente interessante: gli investimenti nelle compagnie Internet sono calati del 36%.
Tra i motivi imputabili è interessante il parere di “Faysal Sohail”, direttore di CMEA Ventures, secondo cui da un lato, le società Web avrebbero una struttura dei costi talmente efficiente tanto da richiedere meno investimenti per crescere; dall’altro, la carenza di idee originali nell’imprenditoria Internet scoraggerebbe gli investitori nel finanziamento di nuovi progetti.
Se guardiamo a casa nostra poi, la situazione è ancor più statica: i fondi di venture capital che hanno partecipato ai diversi round di finanziamento con gli altri fondi europei sono praticamente inesistenti.
Nell’attesa che arrivino i fondi, le aziende ricorrono massive verso i finanziamenti “non istituzionali” (amici, parenti o business angels), che però, spesso e volentieri, non hanno le risorse sufficienti per avviare progetti di lungo periodo. Il risultato, neanche a dirlo, va tutto a discapito delle idee più innovative.
Secondo voi gli investitori istituzionali non dovrebbero rivedere la vocazione che guida le loro scelte?