Tesla, secondo un rapporto di “The Mercury News”, avrebbe licenziato centinaia di persone nei suoi uffici di Palo Alto, California e nella sua fabbrica di Fremont. Secondo la fonte, il numero di dipendenti oggetto del licenziamento sarebbe molto alto, tra le 400 e le 700 persone. I lavoratori, inoltre, non sarebbero stati avvisati in anticipo della decisione. Tesla ha sottolineato che trattasi del risultato della valutazione delle prestazioni annuali dei dipendenti. Una procedura che per la società appare assolutamente normale.
Tuttavia questi licenziamenti improvvisi e la loro motivazione destano una certa perplessità sulle condizioni di lavoro dei dipendenti. Inoltre, trattasi della prima mini “crisi” di una delle aziende più in voga del momento. Anche se Tesla rassicura sul futuro e sul fatto che questi buchi saranno presto coperti con nuove assunzioni, molti puntano il dito sui problemi di produzione della Model 3 coma vera causa di questi licenziamenti. Il nuovo modello di auto della società americana, infatti, non starebbe rispettando le tabelle di marcia e le linee produttive starebbero accumulando pesanti ritardi. Un ritardo confermato della stessa Tesla che ha portato la società anche a rimandare il lancio di Tesla Semi, l’innovativo camion elettrico, per concentrare gli sforzi sulla risoluzione di queste problematiche.
Voci di corridoio affermerebbero, inoltre, che a causa di questi problemi, alcuni step produttività della Tesla Model 3 si starebbero, addirittura, effettuando manualmente.
Un ritardo molto grave visto che su questo modello di auto la società sta puntando moltissimo. Si ricorda, infatti, che ci sarebbero già oltre 400 mila ordini su questo modello con tempi di attesa davvero molto lunghi. Tuttavia, i problemi di produzione potrebbero mettere a rischio tutte queste prenotazioni. Gli acquirenti, infatti, vedendosi allungare i già non contenuti tempi di attesa, potrebbero decidere di disdire gli ordini, con tutti i problemi del caso per la società.