Elon Musk è sempre stato molto fiducioso sulla possibilità di risolvere rapidamente i problemi di produzione della Model 3. Nonostante gli evidenti ritardi, il CEO di Tesla ha confermato l’obiettivo di 5000 auto a settimana per la metà del 2018 ed il lancio imminente delle versioni dual motor e Performance. Il vulcanico fondatore di Tesla sta sicuramente lavorando sodo per risolvere tutti i problemi che stanno rallentano la sua fabbrica e a riprova che le sta provando davvero tutte, il lancio di un hackathon per risolvere i colli di bottiglia degli impianti automatizzati della linea di montaggio che stanno rallentando la produzione della Model 3.
Originariamente, Elon Musk voleva rendere la catena di montaggio della Model 3 un esempio di efficienza e di innovazione, rendendola fortemente automatizzata. Ma diversi problemi hanno fatto poi cambiare idea al CEO di Tesla che ha ammesso che l’eccessiva automazione della catena di montaggio è stata un problema. Nel tentativo di risolvere alla radice queste problematiche, Musk ha annunciato che è in corso un hackathon incentrato sulla risoluzione dei principali due problemi di automazione della catena di montaggio. Si ricorda che un hackathon è un evento generalmente molto rapido, della durata di un giorno o poco più a cui partecipano informatici, sviluppatori software ed esperti di vario settore per risolvere un problema o ideare nuovi soluzioni, con un premio in denaro a ricompensare le idee migliori.
Fair criticism, but we’re fixing it fast. Hackathon going on right now to fix 2 worst robot production chokepoints. Looks promising.
— Elon Musk (@elonmusk) May 14, 2018
La notizia che Tesla ha organizzato un hackathon per risolvere i problemi della Model 3 è sicuramente molto interessante visto che attualmente Musk ritenete che i problemi maggiori di produzione sono di natura software.
Tesla, comunque, non ha rinunciato ad automatizzare la produzione della Model 3 ma la vera rivoluzione arriverà con la Tesla Model Y, un crossover elettrico, che sarà espressamente progettato per semplificare la costruzione su grande scala. Modello che, comunque, arriverà solamente nel 2020.