Kauai è l’isola geologicamente più antica delle Hawaii, nota anche come The Garden Island per la sua particolare conformazione, montuosa e fitta di vegetazione. Si estende su un’area pari a 1.456 Km quadrati e ospita poco più di 67.091 abitanti. È la location scelta da Tesla come banco di prova per dimostrare la validità delle proprie tecnologie dedicate alla produzione di energia pulita dal sole e al suo stoccaggio all’interno dei sistemi di accumulo.
Così come avviene in altri territori isolati e in cui è difficoltoso o poco conveniente portare le tubazioni di combustibile tradizionale, la maggior parte del fabbisogno elettrico è stato fino ad oggi soddisfatta ricorrendo all’impiego di generatori alimentati a diesel, trasportato via mare. L’impianto realizzato dal gruppo di Elon Musk si compone di 54.978 pannelli solari forniti da SolarCity per una potenza installata pari a 13 MW e di 272 batterie Powerpack di seconda generazione (costruite nella Gigafactory del Nevada) da 52 MWh, utili per fornire energia anche nelle ore notturne, dove produrla in tempo reale tramite fotovoltaico è impossibile per ovvie ragioni.
Il progetto è stato commissionato a Tesla dalla Kauai Island Utility Cooperative, azienda di fornitura che opera sul territorio. La previsione è quella di ridurre il consumo di carburante fossile per circa 1,6 milioni di galloni ogni anno, con ovvi benefici in termini ambientali. L’accordo tra le due realtà non prevede l’acquisto dell’impianto, bensì quello dell’energia prodotta dal sole e destinata alla distribuzione (al prezzo di 0,139 dollari/kWh), per un periodo pari ai prossimi vent’anni.
In questo modo, Tesla fa il suo ingresso ufficiale nel mercato dell’energia, che già interessa anche il mercato residenziale, con la commercializzazione delle batterie Powerwall. In effetti, un’unità Powerpack non è altro che un box waterproof in cui sono allocati 16 moduli Powerwall per immagazzinare l’energia prodotta nei momenti di picco, così da poterla riutilizzare successivamente dalle utenze collegate a quella che in gergo si definisce smart grid.