Partnership in fase di definizione fra Tesla e Pacific Gas and Electric Company, una delle più grandi aziende degli Stati Uniti per quanto riguarda la fornitura di energia elettrica, con oltre 16 milioni di utenze nell’area californiana. La collaborazione è finalizzata alla creazione di un impianto per lo storage dalla capacità ben superiore rispetto a quello già realizzato dal gruppo di Elon Musk in Australia.
Si parla di oltre 3.000 moduli Powerpack 2 per un totale pari a 730 MWh, sufficienti ad erogare una potenza di 82,5 MW per quattro ore consecutive, così da far fronte a picchi di domanda o problematiche degli impianti già operativi. Prevista inoltre la possibilità di espandere ulteriormente la portata fino a 1,1 GWh, così da raggiungere le sei ore di output a pieno regime. Perché l’idea possa arrivare a concretizzarsi (indicativamente tra la fine del 2019 e il 2020) sarà prima necessario ottenere l’approvazione da parte dell’ente California Public Utilities Commission. Ecco dunque a cosa faceva riferimento Musk in una delle sue più recenti call, come riportato sulle pagine del sito Electrek.
Le realtà con le quali abbiamo collaborato finora hanno davvero apprezzato i moduli di batterie e sono certo che potremo annunciare un contratto per 1 GWh di portata entro i prossimi mesi.
La firma dell’accordo costituirebbe di certo per Tesla un’ennesima conferma di come il gruppo abbia tutte le carte in regola per dire la propria in un mercato dell’energia in costante evoluzione, che vede emergere nuovi protagonisti e nuove dinamiche. Al tempo stesso, richiederebbe un notevole incremento nei ritmi di produzione delle batterie presso la Gigafactory. Considerando come anche il settore delle auto elettriche stia facendo registrare una crescita non indifferente, per l’azienda di Musk sarà necessario gestire al meglio le priorità.