Tesla ha fatto segnare un nuovo record di consegne nel secondo trimestre del 2019 ma questo non è bastato per arginare le perdite. Complessivamente, il rosso nel secondo trimestre è ammontato a 408 milioni di dollari. Trattasi di un miglioramento rispetto alla scorsa trimestrale ma questo significa che le vendite della Model 3 non sono comunque ancora sufficiente a risollevare del tutto i conti della società. Entrando nello specifico della trimestrale, Tesla ha ottenuto 6,3 miliardi di dollari di entrate, un passo in avanti importante rispetto allo scorso trimestre, anche se leggermente sotto le attese degli analisti.
C’è comunque una buona notizia e cioè che la liquidità di cassa dell’azienda è salita a 5 miliardi di dollari, il “livello più alto nella storia di Tesla”, in gran parte grazie ad un aumento di capitale di 2,7 miliardi di dollari dello scorso maggio. Il mercato non ha comunque gradito questi risultati visto che si attendevano passività inferiori. Nelle contrattazioni “after hours”, il titolo di Tesla ha subito un forte calo. Ad innervosire il mercato anche l’annuncio che il co-fondatore e chief technology officer J.B. Straubel lascerà il suo ruolo.
Tesla vede comunque positivamente il suo futuro e conferma il target di 360.000 / 400.000 auto elettriche vendute. Ovviamente la parte da leone la farà la Model 3 che continua ad andare molto forte sul mercato.
Elon Musk ha anche accennato ad alcune delle strategie future del Gruppo. Innanzitutto, la Model Y è confermata per l’autunno del 2020 e sarà prodotta all’interno dello stabilimento di Fremont in California. In secondo luogo, la nuova Gigafactory cinese dovrebbe diventare operativa entro la fine dell’anno.
Musk si aspetta che Tesla torni a generare un profitto nel quarto trimestre grazie all’aumento dei volumi di vendite.