Tesla avrebbe rimborsato un quarto degli ordini delle Model 3. Da quando fu svelata nel 2016 la sua piccola auto a guida autonoma, Tesla ha raccolto oltre 500 mila ordini, ma secondo un rapporto di Second Measure, una buona parte degli ordinativi in America sarebbero stati rimborsati. Secondo questo report, dunque, il 23% degli ordini delle Tesla Model 3 sarebbero stati rimborsati. Per prenotare l’auto, infatti, i potenziali acquirenti devono versare una caparra di 1000 dollari che viene restituita nel caso si intenda recedere.
Un portavoce di Tesla ha detto a Recode che quanto evidenziato da Second Measure non corrisponde al vero ma la società di Elon Musk ha rifiutato di condividere i numeri esatti. Che ci sia stata una piccola emorragia di clienti, infatti, questo era già noto da tempo. Lo scorso agosto, infatti, lo stesso Elon Musk aveva evidenziato come fossero state cancellate il 12% delle prenotazioni delle Tesla Model 3. A pesare sulle cancellazioni delle prenotazioni delle Model 3 i ben noti ritardi di produzione.
A causa, infatti, di una serie di colli di bottiglia nella fabbrica, la produzione dell’auto ha subito un ritardo di ben 6 mesi e solamente adesso Tesla starebbe andando a regime con l’obiettivo di arrivare a produrre 5000 auto a settimana entro il mese di luglio.
I continui ritardi, dunque, potrebbero essere il motivo per cui molte persone avrebbero deciso di cancellare la prenotazione della Model 3. Secondo il report, il tasso di cancellazione degli ordini più alto si sarebbe verificato lo scorso aprile quando Tesla ha interrotto per alcuni giorni la produzione della Model 3 per effettuare una serie di modifiche all’impianto di assemblaggio.
Le cancellazioni delle prenotazioni potrebbero anche non essere un dato negativo per Tesla che potrebbe, così, riuscire a smaltire più facilmente gli ordini ed arrivare a pieno regime più velocemente. Nei prossimi mesi sarà, comunque, più facile capire come evolverà la produzione della Model 3.