Sembra che la funzionalità “Smart Summon” che Tesla ha introdotto con il recente aggiornamento 10 del sistema operativo delle sue auto elettriche sembra stare creando confusione e caos nei parcheggi americani. È un altro esempio delle complicazioni del mondo reale che derivano dalla volontà di Tesla di testare le funzionalità beta utilizzando i clienti. Questa funzionalità, si ricorda, consente ad un veicolo Tesla di lasciare un parcheggio da solo e di superare gli ostacoli per raggiungere il suo proprietario.
Questa funzione che può essere attivata attraverso l’app Tesla per il proprio smartphone, funziona se l’auto si trova nella propria visuale ed ad una distanza massima di circa 60 metri. I video dei proprietari di Tesla che hanno testato la nuova funzionalità hanno già iniziato a comparire sui social media nel fine settimana e mostrano che c’è ancora molto da lavorare e che la funzione può portare a qualche problema di troppo nei parcheggi.
Alcuni proprietari si lamentano di danni al paraurti durante le manovre automatiche, altri di incidenti sfiorati con altre auto nel parcheggio. Altri, invece, hanno visto la loro auto girare nel parcheggio senza trovare una via precisa.
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Tesla, tuttavia, aveva già messo le mani avanti affermando che Smart Summon non è ancora una funzionalità completamente autonoma. Nel comunicato stampa ufficiale, la società di Elon Musk sottolinea che il proprietario deve sempre rimanere vigile e controllare l’auto che potrebbe non rilevare tutti gli ostacoli. In particolare, la società chiede ai suoi clienti di prestare attenzione a persone, biciclette e automobili in rapido movimento.
Ovviamente, le prime “disavventure” di questa nuova funzionalità hanno acceso un forte dibattito tra i sostenitori del brand americano e tra quelli che ne criticano le azioni.
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La realtà è che molto probabilmente alcuni possessori di queste auto stanno un po’ calcando la mano su di una funzionalità che in realtà è ancora lungi dall’essere pronta. Un po’ come per gli strumenti di guida assistita, alcuni proprietari stanno utilizzando lo Smart Summon con un po’ troppa disinvoltura.
Lo Smart Summon, in realtà, porta un piccolo assaggio di futuro quando le auto saranno davvero autonome. Un futuro, comunque, non ancora vicino perché appare chiaro che c’è ancora molto da fare.