Tesla ha sospeso temporaneamente la produzione delle Model 3 nel mese di febbraio per circa una settimana con il fine di risolvere alla radice i problemi di produzione che affliggono sin dall’inizio questa autovettura elettrica a guida autonoma. La notizia è stata riportata da Bloomberg che ha evidenziato come la linea produttiva della Model 3 sia stata fermata tra il 20 ed il 24 febbraio nella fabbrica di Fremont, in California, la stessa dove si producono anche le Model S e le Model X.
La società di Elon Musk ha confermato questa notizia sottolineando che nei piani di produzione della Model 3 siano previste pause del genere per migliorare l’automazione ed affrontare sistematicamente tutti gli eventuali colli di bottiglia nella catena di montaggio. La notizia potrebbe non essere particolarmente importante se non fosse che i ritmi di produzione della Model 3 sono ancora ben lontani da quanto promesso da Elon Musk. La Model 3, si ricorda, è il primo tentativo di Tesla di proporre un’auto di serie su grande scala. Tuttavia, il suo debutto ha subito una serie di intoppi di natura produttiva che hanno rallentato la sua produzione a ritmi ben inferiori da quelli promessi. Problemi che hanno fatto dubitare anche della capacità dell’azienda di poter gestire ritmi di produzione elevati.
Ritardi che potrebbero costare molto cari ad Elon Musk visto che ci sarebbero 400/500 mila prenotazioni pendenti per la Model 3 e molte persone inizierebbero ad essere stanche di non sapere con precisione quando la Model 3 potrà finalmente entrare nei loro garage.
Elon Musk aveva promesso di arrivare ad un ritmo di produzione pari a 2500 auto a settimana per la fine del mese di marzo. Se questo stop programmato consentirà di raggiungere l’obiettivo professato è sicuramente una buona notizia per chi ha prenotato la Model 3. Tuttavia, Tesla dovrà dimostrare, adesso, di poter arrivare davvero a questo livello produttivo che non è nemmeno l’obiettivo finale visto che a giugno la produzione dovrebbe raggiungere le 5 mila auto a settimana.