Test di efficienza energetica

Test di efficienza energetica

Uno dei parametri che un utente prende in considerazione prima dell’acquisto di un PC è la prestazione complessiva del sistema, ma bisognerebbe anche verificare i consumi in quanto non è sempre vero che consumo inferiore significa prestazioni inferiori o, viceversa, prestazioni maggiori vuol dire consumi più alti.

Nell’ultimo anno sono stati presentati diversi prodotti etichettati con le parole eco e green, ma siamo sicuri che i consumi siano effettivamente più bassi rispetto ai prodotti normali?

I colleghi di bit-tech.net hanno effettuato dei test per verificare se l’utilizzo di un componente a basso consumo porta dei benefici effettivi in termini di consumi reali. Il parametro da considerare è l’efficienza energetica, ovvero il rapporto tra velocità di esecuzione di un task e la potenza elettrica necessaria. Ad esempio, se un prodotto A utilizza il 50% di potenza in più del prodotto B, ma è veloce il doppio, allora il prodotto A è il 33% più efficiente del prodotto B.

Per il confronto tra i vari componenti hardware sono stati effettuati test su processori AMD e Intel, memorie DDR3 abbinate a CPU Intel e AMD su schede madre Intel P55 e AMD 790GX, schede madre Asus, Gigabyte e MSI con diverse funzionalità di risparmio energetico, SSD e hard disk con diverse velocità di rotazione, alimentatori certificati 80Plus, schede audio e schede di rete integrate ed esterne, ventole e raffreddamento a liquido.

Per quanto riguarda i processori AMD, i risultati sono stati abbastanza sorprendenti. Le prestazioni del Phenom II X4 905e, dell’Athlon II X4 635 e del Phenom II X3 720 BE sono molto simili, ma il Phenom II X4 905e (quad core) consuma meno watt del Phenom II X3 720 BE (triple core), ed entrambi consumano 20-25 W in meno dell’Athlon II X4 635, nonostante i Phenom integrino 6 MB di cache L3 che non può essere spenta.

Dal confronto emerge chiaramente che il Phenom II X4 965 BE è il processore meno efficiente in quanto consuma fino a 60 W in più rispetto alle altre CPU, mentre il vincitore è Athlon II X2 240e, che è il 40% più lento, ma consuma la metà del Phenom II X4 965 BE.

Eseguendo lo stesso test sui processori Intel Core i3 530, Core i5 750 e Core i7 870, il Core i3 530 risulta il più efficiente non solo rispetto alle altre CPU Intel, ma anche rispetto a tutti i processori AMD, nonostante integri un sottosistema grafico a 45 nanometri sullo stesso package, oltre ai controller di memoria e PCI Express. Anche se il risultato era prevedibile, ciò conferma che l’architettura Intel è migliore di quella AMD.

Ulteriore prova della qualità della piattaforma Intel è rappresentata dal test riguardante la memoria DDR3. Il passaggio da 2 a 4 moduli di memoria richiede 16 W in più per il sistema AMD e solo 10 W in più per il sistema Intel. Il controller di memoria integrato nelle CPU Intel è quindi più efficiente; inoltre, la possibilità di installare moduli a bassa tensione, riduce ulteriormente i consumi complessivi a pieno carico.

Il test sulle motherboard invece ha avuto come obiettivo quello di verificare i consumi delle soluzioni di fascia alta e bassa, e di verificare la reale utilità delle funzionialità di risparmio energetico utilizzate dai diversi produttori.

È chiaro che le schede madre super accessoriate, con un numero maggiore di porte USB, SATA o Firewire, hanno consumi maggiori delle schede entry level, solitamente in formato mATX. Comunque il margine di guadagno che si ottiene disabilitando tutte le feature extra è minimo, nell’ordine dei 3 W per la scheda Gigabyte con chipset AMD 790FX.

Per quanto riguarda invece le funzionalità di risparmio energetico, la scheda madre Gigabyte con chipset Intel P55 è la migliore del gruppo, in quanto riesce a risparmiare 10 W a pieno carico, grazie alla tecnologia Easy Energy Saver 2.

Una delle caratteristiche, che sposta la preferenza verso le unità a stato solido rispetto ai tradizionali hard disk, è il basso consumo. Il test dimostra che l’unità Crucial comsuma meno degli hard disk Seagate e Western Digital da 7200 rpm, ma sorprendentemente il Velociraptor da 10.000 rpm e il disco Green di Western Digital consumano appena 2-3 W in più.

La certificazione 80Plus degli alimentatori è probabilmente l’unica che mentiene realmente ciò che promette. Infatti, anche se gli alimentatori 80Plus Gold hanno un prezzo più elevato, è evidente dai test che i consumi possono essere anche 10-20 W inferiori ad un alimentatore 80Plus Bronze, nonostante abbiamo una potenza nominale maggiore. L’efficiente energetica è proprio il parametro principale su cui si basa la certificazione.

La scheda audio integrata ha un consumo superiore della soluzione esterna PCI Express x1 a causa del maggiore carico computazionale richiesto dalla CPU. Per le interfacce di rete Gigabit la differenza è minima, mentre l’incremento di performance ottenuto da ventole più costose viene ottenuto a discapito dei consumi. Meglio quindi adottare un sistema di raffreddamento a liquido che garantisce risultati migliori con solo 7 W in più del raffreddamento ad aria.

I test eseguiti prendono in considerazione i singoli componenti, ma le minime differenze nei risultati possono diventare enormi se esaminiamo gli estremi opposti. Tra un PC a basso consumo e un PC ad alte prestazioni, la differenza può raggiungere anche i 104 W. Ovviamente bisogna tenere conto anche del costo dei componenti e dell’utilità dell’hardware aggiuntivo, per avere un sistema bilanciato in ogni suo aspetto.

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