Si chiama T(ether) l’ultima novità nel campo della realtà virtuale, una novità che promette di portare a nuovi livelli l’interazione condivisa da più utenti con oggetti virtuali, aggiungendo la possibilità di sfruttare le immagini volumetriche in modo da creare una sorta di estensione dell’ambiente circostante per mezzo del semplice schermo touchscreen di un tablet.
Il sistema di basa sull’utilizzo di videocamere che, grazie alla tecnologia motion capture e a un apposito software, consentono di rilevare e tracciare la realtà circostante, tenendo in considerazione diversi parametri come l’orientamento e l’inclinazione dello schermo, delle teste e della mani degli utenti, i quali possono interagire in due modi: usando le funzioni touchscreen del tablet o tramite uno specifico guanto dotato di sensori per il motion capture, come si può vedere nel video diffuso dai suoi ideatori.
T(ether) crea così uno spazio virtuale in rapporto 1:1 all’interno del quale possono essere letteralmente disegnati, spostati e condivisi altre persone oggetti di varie forme, dando vita a un’area di lavoro collaborativa che potrebbe risultare utilissima in ambito professionale per quanto riguarda le fasi di progettazione di vari prodotti.
Insomma sembra un altro piccolo passo verso quelle applicazioni pratiche di realtà simulata che saranno sempre più frequenti nei prossimi anni, quando si prevede arriveranno a essere funzionalità diffuse anche su apparecchi consumer di uso quotidiano.