Un uomo tetraplegico, esperto di informatica, ha utilizzato un drone con videocamera controllato attraverso i Google Glass per vedere il mondo direttamente dalla propria camera da letto. Il suo nome è Stuart Turner e potrebbe mettere a punto una tecnologia che apra la porta a nuove prospettive per le persone con disabilità. L’esperto informatico è stato costretto ad abbandonare l’Università dopo la diagnosi di spina bifida, disturbi alla colonna vertebrale e malformazione di Chiari. Perso l’uso delle braccia e delle gambe nel corso degli ultimi dieci anni, ha pensato di creare un metodo che potesse portarlo fuori casa, nonostante fisicamente non possa, almeno non in autonomia. Tale metodo consiste in un drone (un Parrot AR Drone) – e nel software utile a controllarlo – dotato di quattro lame rotanti separate e di una videocamera montata sul corpo; il dispositivo è in fase di test, infatti l’uomo lo ha unicamente provato intorno al campus, e funziona in abbinamento ai Google Glass che permettono di controllarne le funzionalità. In futuro Turner spera di sviluppare ulteriormente la tecnologia e di riuscire a sostituire gli occhiali di Google con un headset a realtà virtuale che possa offrigli una vista panoramica tridimensionale dell’ambiente in cui si trova il drone. «Spero di essere in grado di volare più velocemente, più lontano, più in alto e con un maggior livello di controllo», ha dichiarato il creatore del progetto. »Voglio anche – e questo è probabilmente l’obiettivo principale – sperimentare il volo in prima persona, che mi libererà veramente da questa sedia a rotelle in un modo che, al momento, non è possibile».
Tetraplegico usa drone e Glass per vedere il mondo
Un uomo tetraplegico sulla sedia a rotelle ha creato un drone controllabile coi Google Glass, che gli consente di vedere il mondo dalla sua stanza.
Un uomo tetraplegico sulla sedia a rotelle ha creato un drone controllabile coi Google Glass, che gli consente di vedere il mondo dalla sua stanza.