Yoon Mi Rae, nome d’arte scelto dalla cantante sudcoreana (di origini statunitensi) Natasha Shanta Reid, ha accusato Sony di aver utilizzato senza autorizzazione un proprio brano all’interno del film “The Interview”, una delle pellicole più chiacchierate e controverse degli ultimi mesi, da poco disponibile anche su iTunes oltre che sulle piattaforme YouTube, Google Play e Xbox Live.
Nonostante le due parti non abbiano raggiunto un accordo economico per la firma del contratto, la canzone sarebbe comunque finita all’interno del film. Ora la musicista chiede dunque al colosso giapponese un risarcimento pari a 1,5 milioni di dollari. Il pezzo in questione, intitolato “Pay Day”, è stato pubblicato da Feel Good Music e appartiene al cosiddetto genere K-pop. Questa la dichiarazione rilasciata dall’etichetta.
C’è stata inizialmente una trattativa per utilizzare “Pay Day” nel film”, ma ad un certo punto è stata interrotta e per noi ha significato l’intenzione di non includere il brano. Invece, dopo che la pellicola è stata rilasciata, abbiamo saputo che la canzone è stata sfruttata senza alcun permesso, procedura legale o contratto.
Si tratta dell’ennesima grana per Sony, nei giorni scorsi alle prese anche con un attacco che ha messo letteralmente in ginocchio i server della piattaforma PlayStation Network, impedendo ai giocatori di accedere alle sfide e ai servizi online proprio in occasione del Natale. Ora Feel Good Music, in rappresentanza di Yoon Mi Rae, ha intenzione di avviare un procedimento legale nei confronti del gruppo nipponico e dell’agenzia che ha interrotto le trattative.
Intraprenderemo un’azione legale contro Sony Pictures e DFSP, l’agenzia che ha gestito la trattativa riguardante l’utilizzo del brano.
Come sempre accade in questi casi, il clamore suscitato intorno a “The Interview” finirà per portare in auge anche il nome della cantante sudcoreana, che in questo modo potrà accrescere il proprio bacino di fan anche al di fuori del proprio territorio locale.