Definito da più parti come l’ultimo capolavoro dell’attuale generazione videoludica, The Last of Us è finito negli ultimi giorni al centro di due polemica. Della prima si è parlato nei giorni scorsi proprio su queste pagine e riguarda la forte somiglianza della protagonista Ellie con l’attrice Ellen Page, quest’ultima decisamente contrariata, mentre la seconda riguarda la mappa dei trasporti di Boston inclusa nel gioco.
La nuova avventura targata Naughty Dog è ambientata proprio nella capitale del Massachusetts, sconvolta da una grave epidemia che ne ha decimato la popolazione. Ad un certo punto della trama il giocatore si imbatte in quella che è la mappa dei trasporti della città, che riproduce in maniera fedele la controparte reale. L’immagine è stata realizzata da un grafico di nome Cameron Booth e utilizzata dalla software house senza esplicita autorizzazione da parte dell’autore, che ha scoperto il fatto da un post condiviso su Twitter (allegato di seguito).
Wow they actually accurately portray the subway map of Mass and have all the colors and names of stops correct. pic.twitter.com/ovIG3ncqCr
— Kelvin (@Neo781) June 22, 2013
A quel punto Booth è intervenuto pubblicando un intervento sul proprio blog dai toni piuttosto accesi, puntando il dito contro il team di sviluppatori per aver il comportamento tenuto. Il tentativo di mettersi in contatto con Naughty Dog è poi andato a buon fine e, in seguito a una conversazione telefonica, il disegnatore dichiara di aver trovato la controparte disposta ad ammettere il proprio errore e rimediare allo sbaglio.
Ho appena parlato con Naughty Dog al telefono, in una conversazione molto costruttiva. Non posso dire di più al momento, ma sembra che a breve la questione verrà risolta con la soddisfazione di tutti. Posso solo aggiungere che sono stati disposti ad ammettere l’errore nell’utilizzo della mia mappa, scusandosi per l’accaduto. Anch’io ho fatto altrettanto per il mio furioso post iniziale. C’è molto rispetto per il lavoro creativo di entrambe le parti. Sono stati due giorni pesanti: grazie a tutti per il supporto e gli interessanti commenti lasciati.
Possibile dunque che si sia giunti a un accordo di tipo economico che mette il team americano al riparo da eventuali procedimenti legali. Come specificato nell’ultimo post di Booth, al momento non ci sono ulteriori informazioni sui termini della stretta di mano.