Non tutti sanno che le copie originali di molte opere di Shakespeare non sono molto coerenti tra loro (soprattutto perchè non abbiamo i manoscritti ma solo le prime pubblicazioni), sono state pubblicate in un formato particolare e tutt’ora costituiscono oggetto di studio, ma non per tutti: solo per chi ha accesso a queste copie fisiche.
Un progetto di due biblioteche (l’americana Folger Shakspeare Library e l’inglese Bodleian Library) vuole portare online la versione digitale di tutte le 75 edizioni delle sceneggiature scritte da Shakespeare prima del 1641. Il lavoro prenderà almeno un anno.
A partire da quanto fatto dalla British Library (che digitalizza le opere del repertorio britannico) le due biblioteche vogliono costruire un network disponibile non unicamente agli studiosi ma a chiunque, che consenta lo studio e il raffronto delle opere. Le 75 sceneggiature in sostanza diventano documenti “operativi” cioè buoni per la continua elaborazione e rielaborazione.
Sarà possibile raffrontare le diverse pubblicazioni mettendole l’una accanto all’altra, le si potrà marcare, evidenziare, taggare, sovrapporre… E si potranno compiere ricerche all’interno dei testi.
L’importanza di simili opere è che sono ciò che più si avvicina alle vere intenzioni dell’autore e ai modi originali con cui queste erano messe in scena. Ci sono infatti molte dispute intorno ai testi shakespeariani, alle volte anche su brani molto noti.