La longevità non sarà certo annoverata tra i punti deboli di The Witcher 3: Wild Hunt. Il gameplay designer Maciej Szczesnik della software house CD Projekt RED è intervenuto sull’Official PlayStation Magazine UK per parlare del titolo, confermando ciò di cui si era già discusso più volte in passato: la mappa messa a disposizione dei giocatori sarà immensa, circa il 20% più grande se paragonata con quella già molto ampia vista in The Elder Scrolls V: Skyrim.
Abbiamo riempito ogni regione con storie che si nascondono dietro ad ogni angolo. È qualcosa di molto caratteristico nella mitologia slava, che ha parzialmente ispirato il gioco: non c’è bisogno di viaggiare molto per intraprendere un’avventura, in quanto qualcosa di davvero incredibile potrebbe trovarsi in una foresta vicina, oppure nascosto in una profonda caverna che si incontra durante i propri viaggi. Abbiamo popolato il mondo di avventure e questo funge da collante per tutto.
È dunque lecito attendersi un gran numero di quest secondarie che affiancheranno la trama principale, spingendo i giocatori ad esplorare ogni angolo del mondo alla ricerca di segreti nascosti e da scoprire. In altre parole, una vera gioia per gli amanti degli RPG che adorano dedicarsi all’esplorazione degli ambienti anziché procedere in modo lineare dall’inizio alla fine delle missioni.
Secondo CD Project RED, il gameplay di The Witcher 3 contribuirà a rivoluzionare il genere videoludico, grazie soprattutto ad un’impostazione open world e ad una libertà d’azione senza precedenti. Il titolo arriverà su PC, PlayStation 4 e Xbox One in un periodo non meglio precisato dell’anno in corso. A spingere il comparto grafico c’è il nuovo motore REDengine 3 realizzato appositamente dalla software house, che in futuro costituirà la base di altri giochi di ruolo. Bethesda potrebbe comunque aver già pronta una contromossa: proprio nei giorni scorsi si è parlato del possibile sviluppo di The Elder Scrolls 6.