Era previsto per il 27 settembre il ban di TikTok imposto da Trump negli Stati Uniti, ma a quanto pare la celebre app cinese è riuscita a salvarsi in extremis. La Corte Distrettuale della Columbia, infatti, avrebbe accolto le richieste di ByteDance, società madre di TikTok, che aveva domandato una sospensione momentanea del divieto.
Al momento non è chiara l’entità dello slittamento, che pare soltanto essere stato posticipato a data da specificare – anche perché le informazioni dell’atto giudiziario non sono ancora state rese note. Il presidente degli Stati Uniti aveva, a ogni modo, imposto il ban totale dell’applicazione sul territorio americano per il 12 novembre, e sembrerebbe che resti ancora valido.
Difficile capire cosa succederà nei prossimi giorni, ma pare che TikTok abbia intenzione di portare lo stesso Trump davanti alla corte per discutere definitivamente della questione; al contrario, il presidente degli USA preferirebbe che ByteDance siglasse un accordo con Oracle e Walmart, cosicché le due società americane possano assorbire l’attività statunitense dell’app.
In ogni caso, il rappresentante legale di TikTok ha dichiarato di essere sollevato per lo slittamento del divieto. Ha inoltre detto che si parla di una delle applicazioni con il più alto tasso di diffusione al mondo, quindi se improvvisamente sparisse dagli store causerebbe un effetto devastante per gli utenti, per i contenuti e per i creator.
Difficile immaginare come si evolverà la situazione, visto che le cose sembrano cambiare di settimane in settimana e i cinesi non paiono propensi a farsi assorbire dalle due aziende statunitensi.