Mancano ormai solo quattro giorni alla scadenza del 15 settembre fissata da Donald Trump: se TikTok non sarà ceduta da ByteDance dovrà lasciare gli Stati Uniti d’America. Al momento non ci sono sentori di accordi, ragion per cui con il passare delle ore la “vittoria” dell’inquilino della Casa Bianca è sempre più probabile. In un modo o nell’altro, dunque, la società cinese che sta dietro al social network tanto amato dalle nuove generazione, dovrà dire addio agli USA. Nelle ultime ore erano circolate indiscrezioni su una possibile trattativa tra ByteDance e il governo per una soluzione che mettesse d’accordo tutti, ma le speranze sono davvero ridotte al lumicino.
TikTok e le accuse di spionaggio
La società che ha lanciato TikTok è sostanzialmente accerchiata: ad agosto si è dimesso il CEO Kevin Mayer ed oltre a dover fare i conti con il governo americano, deve anche rispondere a quello cinese, che vuole avere l’ultima parola sulla cessione dell’app. Secondo Trump, sarebbe la conferma che dietro TikTok ci sia il Partito Comunista e di conseguenza il governo cinese, che tramite l’applicazione potrebbe mettere in atto uno spionaggio ai danni degli americani tramite la collezione di dati personali e movimenti.
Microsoft per il colpo di scena al fotofinish?
Nonostante queste accuse di spionaggio siano state sempre rispedite al mittente, le difficoltà a trovare un acquirente (via via si sono fatti da parte tutti i colossi americani che sembravano interessati), gli ingegneri di TikTok sono pronti a spegnere il servizio e dismettere l’app, anche se contestualmente i legali stanno lavorando alla causa contro la Casa Bianca. La speranza di molti è che alla fine ci sia un colpo di scena, magari al fotofinish, perché in fondo un servizio che ha qualcosa come 700 milioni di utenti attivi rappresenta una fonte di guadagno incredibile. Al momento, l’unico compratore che potrebbe concludere l’affare sembra essere Microsoft, mentre più indietro ci sarebbe Oracle. Praticamente fuori dai giochi Twitter e Google.